Legge del taglione

Marcello Pera: i dubbi di cattolici e laici Marcello Pera: i dubbi di cattolici e laici Legge del taglione ECCO un caso da manuale per tornare a parlare di morale laica e cattolica. Gira e rigira, Westley Dodd è stato impiccato in nome della legge del taglione: vita per vita. E' giusta questa legge? Ci sono tre tipi possibili di risposte. Una risposta umanitaria: no, mai. Una risposta vendicativa: sì, sempre. Una risposta utilitaristica: sì e no, a seconda dei casi. Sembrerebbe che su questo punto laici e cattolici abbiano posizioni diverse. Il laico (almeno quello americano) bada al conto costi-benefici e sta dalla parte utilitaristica. Il cattolico sta dalla parte umanitaria in nome del comandamento «Non uccidere». Ma poi, nonostante la ripugnanza per i delitti di Dodd, il laico può trovare ingiusta la pena; e il cattolico può invece trovarla giusta proprio per questa ripugnanza, oppure perché ammette eccezioni al comandamento, come quando consente la legittima difesa o la spedizione in Somalia, dove si ha licenza di uccidere ove se ne presenti la necessità. I problemi morali seri nascono però, soprattutto per il cattolico, a questo punto della sua apparente conciliazione con le vedute del laico. Perché, alla base della risposta utilitaristica, sta il principio che la vita non è un bene in sé, ma un valore subordinato ad un altro che si può sopprimere se quest'altro è ritenuto superiore. Ma così il comandamento «Non uccidere» non è più un divieto categorico («Non uccidere mai»), pronunciato nel nome della sacralità della vita, ma un divieto ipotetico («Non uccidere, salvo che...»), pronunciato in nome di qualche altro bene. Si pone allora la questione: può bastare a riempire quei puntini la clausola «il condannato sia colpevole e chieda di essere ucciso» (come nel caso di Dodd)? E se basta, come oggi basta a qualche cattolico, perché non basterebbe la clausola «un'altra vita sia in pericolo» o la clausola «l'ammalato sia terminale e chieda di morire»? Eppure, con la prima clausola si giustifica l'aborto e con la seconda l'eutanasia. Certo, ripugna alla coscienza dei più mettere sullo stesso piano la colpa di Dodd e l'innocenza di un feto o di un ammalato. Ma in molti altri casi commisurare un bene con un altro, per trasformare l'uno in mezzo per l'altro, è materia di discussione opinabile sia per i laici che per i cattolici. Marcello Pera Il filosofo Marcello Pera

Persone citate: Dodd, Marcello Pera

Luoghi citati: Somalia