Soldati in Africa dalle mamme il dietrofront

6 Il ministro Andò: «In Mozambico solo volontari. Rispetto le preoccupazioni, ma sono militari» Soldati in Africa, dalle mamme il dietrofront «Abbiamo paura, non devono partire» ROMA. «Ho molto rispetto per la preoccupazione delle mamme», dice il ministro della Difesa Salvo Andò. «Ma ho altrettanto rispetto per il diritto dei nostri giovani soldati di decidere liberamente se partire o meno per il Mozambico. Sono maggiorenni». Come per la Somalia, il contingente italiano che pattugliere la zona centrale del Mozambico - circa 1200 uomini - sarà formato da volontari. Lo prevede un'apposita circolare firmata dal ministro il 12 dicembre scorso e l'Esercito conferma che «tutti i militari vengono interpellati» circa la loro disponibilità a partire. Ma queste assicurazioni non sono sufficienti a calmare gli animi di molte madri preoccupate, almeno a giudicare dalle telefonate che continuano ad arrivare alla «Stampa». Allora il ministro Andò conferma: «Chi non è disposto ad andare, non andrà». Ma questa volta lascia anche trapelare un filo d'impazienza per un «mammismo» che giudica forse eccessivo e comunque non giustificato dai fatti. Non è ancora stato deciso nulla di definitivo né sui reparti che partiranno né sulla data di partenza perché rimangono punti importanti da chiarire con le Nazioni Unite, tra cui la copertura finanziaria e la catena di comando. «Ma con riferimento agli alpini interpellati», assicura il ministro, «posso dire che non si registrano defezioni. Anzi, i ragazzi partono volentieri, tanto che una buona percentuale di soldati prossimi al congedo ha chiesto di rimanere sotto le armi per poter andare in Mozambico». Alcuni genitori obiettano che è difficile per i ragazzi dire di no davanti ai compagni quando vengono interpellati dai loro ufficiali. E che di conseguenza si tratta non tanto di una libera scelta quanto di una sorta di volontariato coatto. «Che cosa possiamo fare di più?», sbotta il ministro. «Del resto questi ragazzi sono piena¬ mente in grado di decidere. E non vorrei che i genitori si sostituissero a loro nell'esercizio di un importante diritto». Al ministero della Difesa confermano che i soldati che hanno chiesto di non partire «si contano su una mano sola». Segnalano il caso di uno che deve sposarsi, ha già prenotato il ristorante e già se ne pente. «L'atteggiamento dei ragazzi è molto diverso da quello dei genitori. E si capisce: vanno in Mozambico a guadagnare un mare di soldi». Sulla base delle tabelle predisposte dalla Difesa, un soldato guadagnerà 120 dollari al giorno (circa 180 mila lire). Ma la copertura finanziaria non è ancora assicurata perché il Consiglio dei ministri non ha approvato il decreto di copertura. L'Italia va in Mozambico per conto dell'Onu, ma non è ancora chiaro che percentuale della spesa sarà rimborsata dalle Nazioni Unite. Si dice tra il 65 e il 75 per cento, ma non c'è ancora nulla di definitivo. «Tra l'altro non si capisce bene su quale base avverrà questo rimborso», dice il ministro Andò. «Un soldato italiano dopotutto guadagna più di un soldato del Bangladesh». L'altro punto delicato da chiarire, nel quadro della pianificazione generale dell'Operazione Albatros, è quello che Andò chiama «il coordinamento all'interno della catena di comando». In pratica, il governo italiano vuole capire chi comanderà visto che il contingente italiano sarà di gran lunga il più grande. Anche se, come dice Andò, «non c'è nulla di definitivo» è probabile che il grosso del contingente sarà formato da quattro battaglioni di alpini. Il loro compito sarà quello di pattugliare il cosiddetto Corridoio di Beira, nella zona centrale del Mozambico, per assicurarsi che non vengano violati gli accordi di pace firmati a Roma lo scorso anno tra il governo di Joaquim Chissano e i ribelli della Renamo. Andrea di Robilant PONTE TELEFONICO TRA FAMIGLIE E MILITARI IN SOMALIA ESERCITO 06-4884080 0586-888161 MARINA 06-3203493 1678-62032 Come per la Somalia, il contingente italiano che pattugliere la zona centrale del Mozambico - circa 1200 uomini - sarà formato.da volontari, ma questa volta militari di leva Il ministro della Difesa Salvo Andò ha firmato una circolare il 12 dicembre: «Tutti i militari della spedizione devono essere interpellati»

Persone citate: Andrea Di Robilant, Andò, Joaquim Chissano, Salvo Andò

Luoghi citati: Africa, Bangladesh, Italia, Roma, Somalia