Torna alla luce il tesoro di Modigliani

Torna alla luce il tesoro di Modigliani E' la collezione del medico parigino Paul Alexandre: in settembre mostra a Palazzo Grassi Torna alla luce il tesoro di Modigliani 430 disegni inediti del pittore, «dimenticati» per 70 anni I TORINO L mondo dell'arte è in subbuglio. E non per un'asta miliardaria o per i soliti pettegolezzi sulla vita di qualche pittore: sono stati trovati 430 disegni inediti di Amedeo Modigliani, realizzati a Parigi tra il 1906 e il 1914, uno dei periodi meno noti nella carriera dell'artista. Verranno esposti a Venezia, nel mese di settembre, in una «prima» mondiale a Palazzo Grassi. La scoperta, che nel suo genere ha pochi eguali in questo secolo, è stata annunciata in esclusiva dal Giornale dell'Arte, il mensile dall'editore Umberto Allemandi & C. Si tratta di disegni d'accademia e di ispirazione teatrale, di cariatidi, teste scultoree, disegni di nudi, ritratti, studi per la pittura. L'insieme più importante che si conosca di disegni del pittore livornese: le opere sono state custodite per 70 anni da Paul Alexandre, amico di Modigliani e di molti altri suoi «compagnons» parigini, da Brancusi a Gleizes a Le Fauconnier. Alexandre, un giovane medico dotato di grande cultura e sensibiltà artistica, aveva affittato per gli amici pittori un capannone al 7 di rue Delta, non lontano dalla sua clinica di rue Pigalle, a Montmartre. Per anni raccolse disegni, fotografie, lettere e manoscritti, sperando un giorno di poterli pubblicare. Lui, l'unico ammiratore, confidente e benefattore di Modigliani (solo la guerra li separò, nel 1914), si ri¬ prometteva - come scrisse nel 1951 - di dare dell'artista un'immagine «più vicina alla realtà e molto differente dall'idea che ci si può fare da ciò che è stato pubblicato fino a oggi». Ma Paul Alexandre morì nel 1968, senza avere realizzato l'opera della sua vita. Ora questa decisiva testimonianza è proposta dal figlio Noèl, storico di professione, che sotto la guida del padre, annotandone meticolosamente i ricordi, aveva redatto un inventario completo del materiale. Tra i manoscritti, ad esempio, 10 fittissime pagine in cui la mamma di Modigliani descrive la vita del figlio a Livorno. O una straordinaria fotografia del 1913 nell'atelier di rue du Delta, in cui compaiono artisti come lo scultore Drouard, il pittore Doucet e lo stesso Paul Alexandre. Al muro ci sono l'Ebrea e il Ritratto di Maurice Dronard di Modigliani. Fra i disegni della collezione, solo una quarantina sono già stati visti da esperti e amatori. Un «miracolo» cui rare volte capita di assistere, che getta nuova luce proprio sul periodo nella vita di Modigliani in cui le fonti sono più scarse, le testimonianze più superficiali e contraddittorie. La verità su quegli anni, dice Noèl Alexandre in un'intervista al Giornale dell'Arte, è ancora più appassionante della leggenda: «Il mio libro dimostra che il pittore non era il pessimista doloroso dal temperamento morbido che "si autodistrugge con la stessa cura che ha impiegato nel costruire il suo talento' e che al contrario non ha mai dubitato del suo valore né del successo che sarebbe arrivato. Malgrado le miserie materiali e la tubercolosi, ha amato appassionatamente la vita». L'insieme dei disegni, aggiunge Noèl Alexandre, «dimostra come già in quegli anni, cioè molto prima di quanto si pensasse, Modigliani era entrato in possesso dei suoi mezzi e del suo stile». Presto i disegni saranno esposti nei più grandi musei del mondo: il volume - «strepitoso», assicura l'editore Umberto Allemandi, che ne cura la pubblicazione in Italia - uscirà in un'edizione internazionale diretta da Jan Martens per le edizioni Fonds Mercator (l'edizione americana sarà pubblicata da Abrams), costituirà anche il catalogo della grande mostra che a cominciare da Palazzo Grassi a Venezia, (nel prossimo settembre), toccherà tra l'altro la Royal Academy a Londra, il Centro Reina Sofia a Madrid, un museo tedesco e alcuni grandi musei negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone. Il «tour» si chiuderà in Francia, in un museo parigino e al Musée des Beaux Arts di Rouen. Cario Grande «Studio» di Amedeo Modigliani per il ritratto di Paul Alexandre, il medico parigino che raccolse centinaia di opere del pittore livornese. Il disegno è del 1909