Il volto del killer spaziale di Piero Bianucci

Il volto del killer spaziale Il volto del killer spaziale Due pianetini che ruotano insieme Le immagini radar dell'asteroide Toutatis ottenute dalla Nasa sono di eccezionale interesse per almeno due ragioni. La prima è di carattere emotivo. Finalmente abbiamo sotto gli occhi la «faccia» - poco rassicurante - di un asteroide killer, cioè di uno dei circa mille pianetini che incrociano pericolosamente l'orbita della Terra. La seconda è di carattere scientifi¬ co: l'ipotesi che possano esistere sistemi di asteroidi, quasi piccoli sistemi solari in miniatura, ha trovato una spettacolare conferma. Incominciamo dall'aspetto di Toutatis. Dunque questo asteroide scoperto da Christian Poilas dell'Osservatorio della Costa Azzurra, non è solo, ha un gemello siamese. In pratica si tratta di due colossali macigni tenu¬ ti precariamente a contatto dalla reciproca debole attrazione gravitazionale. Le dimensioni dei macigni sono più che rispettabili: un diametro di 3,7 chilometri il maggiore, 2,5 il più piccolo. Nell'insieme è l'oggetto celeste più irregolare che sia mai stato osservato. E, per l'uomo della strada, il pianetino più mostruoso che si possa immaginare. I film di fantascienza han- no molto speculato sugli asteroidi e sulla loro potenziale minaccia, ma nessun regista era mai arrivato a fantasticare di asteroidi gemelli siamesi. Chi ha il gusto delle sensazioni forti, è accontentato. Toutatis (è il nome di un dio dei Galli reso celebre dal disegnatore di fumetti Goscinny nelle sue strisce di Asterix) tornerà vicino alla Terra nel 2004, e allora sarà tre volte più vicino di quanto lo è stato l'8 dicembre scorso: un milione di chilometri da noi, anziché 3 milioni e mezzo. Cosmicamente, una distanza trascurabile, poco più del doppio del tragitto Terra-Luna. L'impatto produrrebbe un disastro globale: oltre al cratere si formerebbe ima nuvola di pol¬ veri che potrebbe oscurare il Sole e innescare un'era glaciale. Per fortuna, la probabilità di un incidente cosmico rimane sempre la solita: molto bassa, una collisione catastrofica ogni 10 milioni di anni. Ma ci sono altri asteroidi che ci minacciano più di Toutatis: per esempio Neius, che nel 2060 passerà ancora più vicino, un fatto che, peraltro, interesserà soltanto chi oggi è in età scolastica. Dal punto di vista scientifico le immagini di Toutatis sono di straordinaria importanza. Finora un solo asteroide, di nome Gaspra, è stato visto da vicino, grazie a fotografìe riprese dalla sonda «Galileo», in viaggio verso Giove. Ci mostrano un corpo di una dozzina di chilometri a forma di patata, butterato da piccoli crateri. Toutatis è il secondo asteroide di cui possiamo dire di conoscere l'aspetto, e il primo che si mostri accompagnato da un gemello. Il fatto che esista un pianetino doppio è la prova dell'esistenza di sistemi di asteroidi gravitanti l'uno vicino all'altro intorno al comune centro di gravità. Questi oggetti multipli sono stati ipotizzati solo di recente in base a lievi variazioni di luminosità. Vincenzo Zappala, dell'Osservatorio di Torino, è tra i pionieri di questi studi. Le immagini della Nasa gli hanno dato ragione. Piero Bianucci

Persone citate: Christian Poilas, Vincenzo Zappala

Luoghi citati: Torino