Voleva attentare al Papa

Il piano segreto del maniaco che ha aggredito il frate di Assisi Il piano segreto del maniaco che ha aggredito il frate di Assisi Voleva attentare al Papa Si era trasferito nella cittadina umbra in attesa della visita del pontefice Poi l'incontro con il religioso, ridotto in fin di vita. Massima allerta ASSISI NOSTRO SERVIZIO Perora è solo un'ipotesi. Ma i carabinieri che l'hanno preso sono convinti di aver tolto di mezzo un grosso pericolo. Bruno Fratoni, l'aggressore del frate di Assisi (lo ha ridotto in fin di vita a colpi di roncola), è venuto nella cittadina umbra sapendo che fra pochi giorni arriverà il Papa. Giovanni Paolo II sabato parteciperà ad una veglia di preghiera nella basilica superiore con i capi delle trenta conferenze episcopali europee, delle altre Chiese cristiane (ortodossi, luterani, anglicani) e rappresentanti di altre religioni (musulmani ed ebrei). Domenica il pontefice sarà raggiunto dal Presidente della Repubblica Scalfaro, dal presidente del Senato Giovanni Spadolini e dal presidente della Camera Giorgio Napolitano. Fratoni, nato a Berna da una famiglia di emigrati abruzzesi, ma residente a Giulianova dove in passato aveva svolto l'attività di radiotecnico, ai carabinieri che lo hanno arrestato dopo la selvaggia aggressione a padre Aldo Ambrogi, cappellano dell'ospedale di Assisi, si è limitato a dire: «Sono credente, ma odio i preti». Ora è nel carcere di Perugia, dove tornerà ad essere interrogato in giornata. Per i carabinieri Fratoni, incensurato, mai ricoverato per disturbi psichici, aveva in mente un piano per avvicinare il Papa". Solo il gesto dimostrativo di un anticlericale irriducibile come si definisce l'uomo, o un attentato? Bruno Fratoni era arrivato ad Assisi da una decina di giorni ed aveva trovato riparo presso una casa abbandonata, dove consumava i pasti e si riparava dai rigori dell'in verno. Un personaggio che era passato inosservato tra le migliaia di visitatori dei luoghi sacri di Assisi. Incappato in un controllo alla stazione, se n'era andato indisturbato. Poi l'agguato a padre Aldo, che ha attirato nella trappola con un espediente. «Venga, c'è un uomo morente che chiede il sacramento dell'Estrema Unzione» ha detto al frate, che lo ha seguito nel casale sul monte Subasio. Durante il sopralluogo effettuato dagli inquirenti, è emerso che l'aggressore aveva costruito con delle pietre un piccolo altare. Perché ha colpito il cappellano? «Odio i preti» ha continuato a ripetere agli inquirenti. Non c'è dubbio che l'agguato di sabato mattina sul monte Subasio indurrà il servizio d'ordine predisposto per la visita del Papa a controlli ancora più severi, il piano di sicurezza è stato messo a punto direttamente dal ministero degli Interni, ma non si conosce il numero degli addetti alla sicurezza di Giovanni Paolo II. Il programma religioso, concordato tra il Vaticano e la Curia diocesana di Assisi, è fitto di incontri tra il Papa e le comunità religiose. Nonostante l'inclemenza del tempo (da giorni Assisi è coperta di neve) continuano a pervenire prenotazioni da tutte le parti d'Europa; si calcola che almeno diecimila saranno i giovani che si uniranno alla preghiera con il Papa. Sono previsti controlli dei passeggeri delle centinaia di pullman che verranno dirottati in appositi parcheggi, saranno istituiti posti di blocco lungo le strade che collegano Assisi agli altri centri dell'Umbria. Saranno intensificati i controlli anche a Perugia, specie negli ambienti dell'università per stranieri, nel ricordo di quanto accadde ai tempi dell'attentato che papa Wojtyla subì in piazza San Pietro. Come si ricorderà, l'uomo che venne incaricato di uccidere il Papa, Ah Agca, era passato proprio da Perugia, pernottando alcuni giorni in un albergo del centro cittadino. Mario Mariano Bruno Fratoni