«Cattolici e marxisti più vicini»

Il quotidiano de Il quotidiano de «Cattolici emanasti più vicini» ROMA. Non è il fantasma del compromesso storico che ritorna. Ma comunque è un segnale. Nel momento più duro per la sinistra storica, in cui c'è pure chi avanza il dubbio che una sinistra esista ancora, il quotidiano della de pubblica con risalto un intervento sulla «necessità di rilanciare il dialogo fra cattolici e marxisti» che riprende un fondo di Rossana Rossanda sul Manifesto condividendone l'analisi e l'idea di fondo: il governo Amato come espressione di una svolta restauratrice. Ettore Bonalberti, l'autore dell'intervento sul Popolo, sottolinea «l'accentuato ruolo "autonomo"» dell'esecutivo «rispetto ai partiti che lo sorreggono a livello parlamentare».e definisce questo governo «lo strumento politico-istituzionale che realizza alcuni dei passaggi decisivi per l'attuarsi di una strategia restauratrice». Bonalberti rivendica un ruolo organico per la «sinistra de di tradizione cristianosociale» dentro «schieramenti coerenti» che si oppongano «a quei poteri forti». Il sommario del suo «pezzo» annuncia il bisogno di «una seria alternativa al fronte della conservazione». Come mai questa riscoperta del dialogo a sinistra e la scelta di rilanciarlo dalle colonne del Popolo? Pio Cerocchi, direttore responsabile del quotidiano, non si scompone: «Bonalberti esprime un'opinione che noi pubblichiamo perché interessante. Sergio Mattarella è arrivato da noi portando un nuovo modo di fare il giornale, con aperture per recuperare i fili di dialoghi precedentemente interrotti o per superare pregiudizi. E' chiaro che il governo non è in discussione da parte nostra, ma il bisogno di risanare l'economia senza uccidere l'ammalato rilancia il ruolo della sinistra de». [r. i.l

Persone citate: Rossana Rossanda, Sergio Mattarella

Luoghi citati: Roma