Una Spoon River tutta di mille lire

Una Spoon River tutta di mille lire Messaggi d'amore e protesta affidati alle banconote: li ha raccolti un casellante Una Spoon River tutta di mille lire «Io Mara amo Maurizio, se mi tradisce telefonare allo 075-9256612» cesse solo agli spiccioli, e si arrestasse di fronte ai grandi tagli. Abbondano i messaggi di amore. Naturalmente infiorettati con volgarità e relativi disegnini esplicativi. Tranquillo: «Mio fidanzato ti AMO». Malinconico: «Ieri ti volevo telefonare perché mi era preso un attacco di solitudine dopo aver ascoltato una canzone degli U2 Love resor me, amore salvami. Mi manca Mara». Minacciosa: «Io Mara Salciarini amo un certo Maurizio che abita a Sigillo. Se sono tradita telefonare allo 0759256612». Filosofeggiante: «Il bacio è come il whisky si preferisce sempre doppio, il bacio è un modo gentile per sputarsi in bocca! Vuoi essere sputato?». Promettente: «Prendimi sono tua!!! Sono là tua mille lire». Proverbiale: «Una donna senza seno è come un paio di jeans senza tasche: non sai dove met¬ tere le mani». Drastico: «Donne!! E se un giorno decidessimo di non darvi più il salsiccione?». «Di fronte a questo denaro graffiato, personalizzato, travestito da missiva per un destinatario ignoto - dice Alberto Abruzzese nell'introduzione c'è da divertirsi e c'è anche da imparare qualcosa. Sembra quasi di assistere a una cospirazione trasparente. E' un network che ha scelto l'attimo sempre diverso e sempre uguale dello scambio, della vendita e dell'acquisto, del lusso e della necessità, laddove qualche migliaio di lire scivola distrattamente di mano in mano, al netto di un prezzo, come resto, come mancia. Un messaggio che vuole a sua volta distrarre dalla ripetitività infinita delle operazioni di mercato, quello piccolo e diffuso, della vita quotidiana». Spesso le mille lire sono appel¬ li contro la solitudine: «telefonami», «cercami», «ho bisogno di voi». Non mancano confessioni drammatiche: «Ciao a tutti. Vi sembrerà stranissimo, ma sapete in questo momento non so cosa fare, sono una ragazza che ha 14 anni, i miei vecchi non mi vogliono con loro, in casa, perché mi drogo. Io non ce la faccio proprio + non so a chi rivolgermi beato chi non si droga. Penso di fare la puttana fra poco non ho più un soldo sapete dico tutto questo a voi xché nessuno mi conosce. Non fate il mio sbaglio. Paola». Per evitare questa discesa agli inferi, qualcuno si premura di avvertire: «Ragazzo drogato pensaci prima di dare queste 1000 lire allo spacciatore. Tristezza è trovare tuo figlio con una siringa in mano pensando che sta giocando invece sta morendo». Di solito c'è un piacere quasi sadico nello sfregiare il mille lire, con macchie e scarabocchi. Un insulto all'amato-odiato denaro. Ma la graffitante che ha scelto il biglietto RF 399528 G è teneramente malinconica: «Queste 1000 hanno fatto parte del mio patrimonio prendetevene cura con amore! Sara». Un anonimo previdente lancia il suo «memento» da un pulpito che non poteva essere migliore: «Chi più spende meno spande! Risparmia pirla!», un invito a tenere da conto il piccolo messaggio. Ma ancora più comprensivo è il signore che ha disegnato un fumetto sulla bocca dell'austero Marco Polo: «A regà min ce la facevo più a sta' quassopra. Per fortuna è arrivata la Montessori. Ne ho viste di tutti i colori che m'avete fatto veni i capelli bianchi». Bruno Ventavo!*

Persone citate: Alberto Abruzzese, Bruno Ventavo, Montessori

Luoghi citati: Sigillo