Scia di sangue sul brindisi

Scia di sangue sul brindisi Scia di sangue sul brindisi Botti, morti, n oi tifile ROMA. Il bilancio delle vittime dei «botti di Capodanno», quattro morti e oltre 1100 feriti, è il più grave degli ultimi anni. Dal 1974 ad oggi il numero più elevato di vittime era stato di tre, con una media di 700 feriti. Alberto Bertoni, di La Spezia, ennesima vittima dei botti di fine d'anno, aveva solo 20 anni. Voleva una cascata di fuochi d'artificio davanti a casa per far contenti gli amici, invece è morto sotto i loro occhi dilaniato dalla polvere che gli è esplosa fra le mani. Nella deflagrazione è andata distrutta un'auto, si sono fortemente scheggiati i muri delle case circostanti, frantumati i vetri delle finestre. Erano le 23,30. In via Ca' di Bertacca di Sesta Godano, un centro sulle alture di confine tra Genova e La Spezia, fervevano i preparativi per il brindisi di mezzanotte. Nella casa colonica teatro della tragedia c'erano circa 30 persone. La tavolata dei giovani sotto, nella cantina, al piano di sopra i genitori e i nonni di Alberto. Il giovane è uscito per innescare il botto, ma la preparazione, secondo il tenente dei carabinieri Giantelesforo Bernardi, che conduce le indagini, sarebbe avvenuta all'interno della casa: poteva essere una strage. Ancora non è chiara la dinamica dell'incidente, ma sembra chiaro che la micidialità del rudimentale ordigno sia stata provocata dalla polvere fortemente compressa. Non è la quantità, infatti, secondo i militari, ad aver determinato la potenza devastante dell'esplosione. Il materiale era stato ricavato forse da cartucce di fucile da caccia. Molti sono ancora i dubbi sulla dinamica di questo incredibile incidente. Né si esclude un concorso di colpa: Alberto non era sicuramente solo, né intendeva far scoppiare il botto con mezz'ora di anticipo. Si avanza l'iputesi del detonatore difettoso, che comunque doveva essere stato in qualche modo attivato. Probabilmente si stava tentando di allacciarlo a qualche congegno elettrico, perché gli investigatori escludono la presenza di una miccia. Dipendente di un centro turistico della zona, Alberto Bertoni stava compiendo il servizio militare nella 34 Compagnia Alpini - Battaglione Susa, a Torino. Per un disturbo al menisco era in convalescenza nella casa dei nonni lì, a Sesta Godano, presso la quale è residente, a differenza dei genitori, Antonio e Silvia Ferrari, che vivono a Lavagna. Più o meno alla stessa ora, un altro uomo è morto morto dissanguato, mentre lo portavano all'ospedale, per le ferite procurategli dalle schegge incandescenti di un rudimentale ordigno che aveva costruito per festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo. Si chiamava Vincenzo Chiarappa, aveva 38 anni; originario di San Severo di Foggia, abitava a Beverate di Brivio, nel Comasco. Per salutare l'arrivo dell'anno nuovo Vincenzo Chiarappa, celibe, artigiano, ha realizzato un rudimentale ordigno: un tubo di ferro, lungo una trentina di centimetri, riempito con polvere da sparo. Pochi secondi prima dello scoccare della mezzanotte nel cortile dell'abitazione di via Filatoio 23, Chiarappa ha dato fuoco ad una miccia di lenta combustione, mentre i presenti, una quindi- cina di persone, amici e parenti, si riparavano dietro alcune auto. Qualcosa però non'deve aver funzionato tanto che, l'uomo si è avvicinato al rudimentale ordigno, nel moménto in cui esplodeva. Altre due persone sono rimaste ferite trasformando il benvenuto all'anno nuovo in una tragedia. Sono'Andrea Di Domenico, 44 anni* e Marco Stravino, 38 anni, entrambi di Beverate di Brivio^ Per loro la prognosi è di 25ngiorni. En- trambi sono stati colpiti da schegge incandescenti. Diversa la dinamica del terzo incidente mortale. Rosario Gioffrè, 20 anni, è morto a San Procopio, a pochi chilometri da Palmi, raggiunto da una pallottola vagante sparata da uno sconosciuto durante i festeggiamenti per l'arrivo del nuovo anno. Il giovane era appena uscito di casa quando è stato raggiunto dalla pallottola. Ieri, per omicidio colposo e deten¬ zione illegale di arma è stato arrestato Salvatore Versace, 36 anni. Fermata anche la convinvente e un amico per favoreggiamento. Un episiodio analogo è accaduto in un'altra località della Calabria, a Piatì: vittima Pasquale Papalia, 19 anni, ricoverato in gravi condizioni per ferite alla testa da arma da fuoco. Donatella Barlolini Marco Marcili Giovani al pronto soccorso di Napoli per le ferite causate dai botti