«Rapporti tra mafia e Andreotti»

Il N. Y. Times Il N. Y. Times «Rapporti tra mafia e Andreotti» NEW YORK. Le rivelazioni di alcuni pentiti (fra cui Leonardo Messina) sui presunti legami fra la mafia e l'ex presidente del Consiglio Giulio Andreotti sono state ieri al centro di una lunga corrispondenza del JVew York Times da Roma. Il servizio si riferisce alle affermazioni dei pentiti Messina, Mutolo e Marchese riportate il 20 ottobre scorso dal giudice per le indagini preliminari Agostino Gristina nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere per 24 persone, fra le quali Salvatore Runa, nell'ambito dell'inchiesta sull'uccisione di Salvo Lima. Secondo il quotidiano statunitense, «un pentito ha specificatamente definito Andreotti come profondamente coinvolto: un'accusa che Andreotti ha negato». Più avanti, 0 giornale precisa che in recenti interrogatori Messina avrebbe indicato in modo esplicito Salvo Lima come «il tramite fra Cosa Nostra ed Andreotti per le necessità della mafia siciliana». «La reputazione di Andreotti come leader storico della de - osserva il New York Times - è stata macchiata dalle accuse di almeno quattro ex membri della organizzazione mafiosa». L'articolo sottolinea che la vera novità delle ultime settimane è la volontà dei pentiti di tracciare ai magistrati un quadro più preciso dei rapporti fra mafia e politica. La svolta nella collaborazione fra pentiti e magistrati, scrive il giornale, è giunta dopo gli assassinii di Lima e dei giudici Falcone e Borsellino. «Sulla base delle informazioni raccolte, gli inquirenti sono convinti che Lima fu ucciso su ordine della mafia per la sua incapacità di garantire sentenze d'appello più miti per i boss mafiosi condannati nei maxi-processi degli Anni Ottanta». [Ansa] :% liti ..ib»'ii-f^ 1- ii iT.iva-

Luoghi citati: Lima, Messina, New York, Roma