UGHI ALL'AUDITORIUM di 1. O.

UGHI ALL'AUDITORIUM UGHI ALL'AUDITORIUM Guida dirige I vespri e i Pini di Respighi Lm ORCHESTRA Nazionale ™ Rai si prepara alla lunga tournée che tra gennaio e febbraio la porterà in Giappone. E propone al pubblico, nei due concerti che restano prima della partenza, alcuni dei brani che eseguirà in terra d'Oriente. Giovedì 5 e venerdì 6, giorno della Befana, alle 20,30 in Auditorium dirigerà Guido Maria Guida, che nella tournée si alternerà con Frank Shipway sul podio. Il programma prende l'avvio con un tipico «bis da trasferta»: la sinfonia de «I vespri siciliani». Dopo Verdi tocca al Ciaikovskij della ouverture-fantasia «Romeo e Giulietta», con i ben noti temi di Padre Lorenzo, dell'amore e della lotta: una pagina che affresca mirabilmente tutta l'arcata del dramma. E' poi la volta di Liszt, con «Tasso, lamento e trionfo», il bel poema sinfonico ispirato a Byron. Qui l'autore evoca prima «la grande ombra» del sommo poeta «che ancor oggi vaga nella laguna di Venezia»; poi «il suo volto fiero e malinconico che guardava le fortezze di Ferrara»; infine «l'alloro della gloria che celebrò in lui il poeta e il martire a Roma». Per chiudere, si ascolterà il polittico respighiano dei «Piai di Roma», con gli schiamazzi dei bimbi che giocano a Villa Borghese, le catacombe nella campagna romana, la pace del tramonto sul Gianicolo con il canto dell'usignolo e i clangori dell'esercito imperiale in marcia nella Gabriele Turicchi. A Carmagnola (Cappuccini, via del Porto 60) il Duo di flauti Mainolfi - Di Gioia e a Ivrea il «bis» pomeridiano (ore 17) di musiche natalizie e da film con l'Orchestra Sinfonica Giovanile. Lunedì 26 due concerti alle 21 fuori Torino: a Cossano Canavese (Chiesa parrocchiale) con la Corale S. Stefano diretta da Massimiliano Colletto, il soprano Fulvia Steffenone e l'organista Olga Odintsova; a Bar donecchia, in S. Ippolito, con il Coro Mater Ecclesiae di Almese diretto da Silvano Bertolo e Roberto Bertero all'organo. Giovedì 29 alle 21 Mythos presenta il Duo Hindemith (corno inglese e pianoforte) al Teatro di strada del Castello di Mirafiori 42. Venerdì 30 (ore 21) Concerto di Capodanno al Teatro Elios di Carmagnola con le sorelle Bovio (Luisa al violino, Maria Elena all'arpa). L'8 gennaio all'Ostu del Povr Om di Inverso Pinasca suona il chitarrista Davide Ficco (ore 21). Il 9 al Politecnico (ore 18,15, Aula Agnelli) Quirino Principe illustra l'ascolto della «Patetica» di Ciaikovskij. Il 10 alle 21 per i Centri Fiat Alberto Jona (baritono) e Roberto Cognazzo (piano) al Conservatorio. L'I 1 alle 16 al Teatro Alfieri la pianista Maria Grazia Pavignano; il 12 infine, per i concerti Olivetti a Ivrea (sala di corso Botta 30 alle 21), Antonello Manacorda (violino) e Elda Laro (piano). [1. o.] via Appia verso il trionfo sul Campidoglio. Anche l'Unione Musicale riprende l'attività dopo le Feste e lo fa alla grande con Uto Ughi violino solista e al contempo direttore dell'Orchestra da Camera di Mantova. L'appuntamento è per mercoledì 11 gennaio alle 21 nell'Auditorium Rai. Per cominciare, sono state scelte le due «Romanze op. 40 e 50» di Beethoven. Nella seconda parte si ascolterà una bella pagina eseguita appena pochi giorni fa dalla Rai: il «Concerto K219» di Mozart, nel quale risaltano in particolare il bel minuetto che occhieggia a Haydn e l'arguto intermezzo «alla turca». Leonardo Osella CD ALLA TORINESE UE compact disc classici di stampo «torinese» fanno la loro comparsa nei negozi. L'interprete del primo è un Roberto Cognazzo più in forma che mai, immortalato nella copertina della brochure e in alcune immagini interne con frac e cappello nero all'inglese. Il disco, edito dalla torinese DDT, contiene i brani - tutti brevi e piacevolissimi - che Cognazzo aveva eseguito nella trasmissione televisiva «Pickwick» condotta da Alessandro Baricco e Giovanna Zucconi. Si va dal rag ad «Amapola», dal «Tema di Lara» a «Moliendo cafè», «Dal fox della luna» di Ranzato a «Scandalo al sole». E c'è anche ^autografo» dell'editore-compositore Nicola Campogrande, che ha scritto «Il finale». L'altro CD è della casa discografica Dynamic ed è stato inciso dalla pianista torinese Stefania Amedeo. Allieva di maestri della scuola napoletana come la professoressa Lmmirzi Pennarola, la Amedeo ha scoperto un autore noto a tutti come operista, ma pressoché ignorato come pianista: Francesco Cilea. E' una vera sorpresa: pagine solide e piacevoli a cavallo tra il salotto e l'empito da palcoscenico, con un occhio timidamente rivolto anche all'impressionismo francese. [1. o.]