«Abortisti vi uccido in nome della vita»

E' entrato nell'atrio e ha cominciato a sparare all'impazzata con un fucile, morte due donne E' entrato nell'atrio e ha cominciato a sparare all'impazzata con un fucile, morte due donne «Abortisti, vi uccido in nome dello vita» Killer fa strage in due cliniche del Massachusetts WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' successo ancora. Un'altra strage è stata compiuta ieri in nome della difesa della vita umana in due cliniche vicine di Brookline, Massachusetts. Due persone, due donne, sono state uccise, e cinque altre ferite da un uomo che ha agito con la tecnica del killer professionista. La condanna alla sedia elettrica comminata poco più di tre settimane fa a Paul Hill, l'ultimo degli omicidi in nome della vita, non ha funzionato come deterrente. E' successo tutto in pochi minuti. Un uomo bianco sulla trentina e vestito di nero si e presentato attorno alle 10 e un quarto del mattino alla clinica «Planned Parenthood», dove si praticano aborti. Senza dire una parola, l'uomo ha estratto un fucile a ripetizione e ha cominciato a fare fuoco nell'atrio. Una donna, una dipendente della clinica, è stata subito uccisa. Altre tre persone, tra cui una guardia di sicurezza, sono rimaste ferite. La guardia aveva cercato di fermare, facendo fuoco, l'uomo in fuga dopo la strage. L'uomo, che si era già allontanato di circa sei metri, si è girato e ha fatto fuoco nuovamente, mentre una piccola folla di gente in preda al panico usciva correndo dalla clinica. La strage avrebbe potuto essere ancora più terribile. Pochi minuti più tardi, la stessa scena si è ripetuta a circa un miglio di distanza sulla -stessa strada, dove c'è un'altra clinica che pratica aborti, la «Preterm Health Services». «È' entrato con una borsa da viaggio nera - ha raccontato un testimone -. Ha chiesto: "E' questa la Preterm?". La centralinista ha risposto: "Sì" e allora lui ha buttato per terra la borsa e ha aperto il fuoco». Il primo bersaglio è stata proprio la povera centralinista che aveva gentilmente risposto alla domanda e sembra - anche se ieri sera non era ancora confermato - che sia lei la seconda vittima. Chiunque fosse, aveva cinque proiettili in corpo, ha poi raccontato Petty Jacobs, portavoce del Beth Israel Hospital di Boston, nella cui sala d'emergenza la donna è morta. La polizia non ha ufficialmente attribuito le due sparatorie allo stesso individuo, ma le ricerche frenetiche in corso si basano su un solo identikit. Nicky Gamble, presidente della «Planned Parenthood» del Massachusetts, ha commentato: «Abitualmente abbiamo un buon servizio di sicurezza. Chiaramente questa mattina non è stato buono abbastanza». Le cliniche do¬ ve si praticano legalmente aborti stanno progressivamente diventando dei bunker. «Così non si può andare avanti», ha protestato la leader femminista Eleanor Smeal chiedendo un massiccio impegno della polizia a tutela dell'ingresso alle cliniche. Secondo l'Fbi infatti, gli agguati come quello di Brookline rappresentano la punta di un iceberg: negli ultimi dicci anni tra bombe e incendi dolosi gli attentati contro cliniche in cui si praticano aborti sono stati 153 con quasi 13 milioni di dollari di danni. Molte - quelle davanti alle quali stazionano permanentemente i militanti del movimento contro l'aborto - godono di un picchetto stabile di polizia. Tutte sono protette da guardie private e quasi tutti i medici che operano sono accompagnati da una guardia del corpo. Le donne che vanno a abortire sono quasi sempre accompagnate da personale addestrato, che sa come en¬ trare nella clinica schivando il picchetto dei manifestanti per la vita. Sono stati ormai tanti gli attacchi verificatisi. Ma tutto ha cominciato a assumere colori più tragici da quando, nel '93, un medico zoppo venne abbattuto da una raffica di colpi alla schiena mentre entrava in una clinica di Pensacola. Chi l'uccise era certamente un fanatico, ma era proprio uno dei giovani che da settimane picchettavano la clinica. Del resto, anche se sconfessato dal gruppo dirigente, l'uomo faceva a pieno titolo parte del gruppo. Sta scontando l'ergastolo. Nello scorso luglio, in un'altra clinica di Pensacola, un altro fanatico, ex-sacerdote e, in questo caso, dirigente del movimento per la vita, freddò un medico e l'amico che l'accompagnava come guardia del corpo. Paul Hill, in una dichiarazione, teorizzò «l'omicidio giustificato» da motivi religiosi. Così i movimenti progressisti, dimenticando la loro avversione alla pena di morte, salutarono con sollievo la sua condanna alla sedia elettrica. «Speriamo che dissuada altri fanatici», disse la dirigente di un gruppo femminista della Florida. Speranza delusa. Paolo Passarmi GLI EPISODI PRECEDENTI 10 MARZO 1093 Michael Griffin, 31 anni, uccide con sei colpi di pistola il medico David Gunn, di fronte alla clinica per aborti da lui fondata a Pensacola, in Florida, mentre è in corso una manifestazione antiabortista. La giuria che ha giudicato Griffin lo ha condannato all'ergastolo il 6 marzo scorso. [ 21 AGOSTO 1993 Un medico che pratica interruzioni di gravidanza, George Tiller, viene ferito a Wichita, in Kansas. A sparare è una militante anti-abortista, Rachelle Renas Shannon, di 37 anni, durante una manifestazione davanti alla clinica. Tiller se la cava con una ferita non grave. 23 AGOSTO 1993 A Mobile, in Alabama, un altro medico, George Wayne Patterson, che è proprietario di una catena di cliniche dove si pratica l'aborto, viene assassinato davanti alla sua abitazione con due colpi di pistola. C'è un testimone, ma l'identikit'non è sufficiente a rintracciare il killer. 29 LUGLIO 1994 Ancora una volta a Pensacola, al grido di «così muoiono gli abortisti», Paul Hill, 40 anni, ex pastore presbiteriano e fondatore di «Defence America», uccide a colpi di pistola il dottor John Britton e la sua guardia del corpo James Barrett. Il 6 dicembre scorso Hill è stato condannato alla sedia elettrica. lina delle 5 persone ferite dal killer anti-abortista viene caricata sull'ambulanza

Luoghi citati: Alabama, Boston, Florida, Kansas, Massachusetts, Washington