Caso Anton Guidi apre uno spiraglio di D. M.

«Resterà in Italia» «Resterà in Italia» Caso Anton Guidi apre uno spiraglio REGGIO CALABRIA. Il ministro per la Famiglia, Antonio Guidi, ha incontrato ieri a Cittanova Irene Marvasi e Bruno Naso, la coppia di insegnanti che ha avuto in affidamento Anton Grigoriev, il bambino russo di nove anni che non vuole fare rientro nel suo Paese. Guidi ha detto che «occorre privilegiare la linea del dialogo con le autorità russe, evitando qualsiasi contrapposizione. Ho buoni motivi per ritenere, comunque - ha aggiunto Guidi che Anton resterà a Cittanova». Guidi, incontrando i giornalisti, non ha escluso che possa recarsi anch'egli in Russia tra il 10 e il 15 di gennaio, insieme col sindaco e con l'arciprete di Cittanova, Franco Morano e Giuseppe Morelli, per prendere i necessari contatti con le autorità al fine di trovare uno sbocco alla vicenda del piccolo Anton. Il ministro per la Famiglia si è detto anche convinto che il caso che riguarda Anton Grigoriev non determinerà alcuna conseguenza negativa sulle adozioni di bambini russi da parte di famiglie italiane. Assicurazioni in questo senso sono state fornite da Guidi anche a due famiglie, una di Cittanova e l'altra di Melicucco (Reggio Calabria), che hanno fatto richiesta per adottare due bambini russi che sono nello stesso istituto di San Pietroburgo in cui era ospitato Anton Grigoriev. Lo stesso ministro Guidi, accompagnato dal prefetto e dal questore di Reggio Calabria, Nunzio Rapisarda e Ennio Gaudio, e dal sindaco di Cittanova, ha incontrato poi il presidente del tribunale per i minorenni, Carlo Toraldo. L'incontro è servito al ministro per aggiornarsi sugli aspetti legali relativi alla posizione di Anton. In particolare si è fatto riferimento alla richiesta della coppia cui il bambino è stato dato in affidamento di ottenere l'idoneità all'adozione. Una volta risolta la questione preliminare relativa all'idoneità all'adozione, il trir bunale passerà all'esame del caso specifico, stabilendo se Bruno Naso e Irene Marvasi possono adottare Anton. Il presidente Toraldo ha riferito che la pratica relativa alla richiesta dei coniugi di ottenere il riconoscimento dell'idoneità all'adozione è stata già istruita e sarà esaminata al più presto. Per quanto riguarda, comunque, il futuro immediato di Anton, il bambino per il momento resterà a Cittanova in attesa che sia raccolta la documentazione sanitaria chiesta dai sanitari della polizia e necessaria per l'accertamento delle sue condizioni fisiche. Nel frattempo si tenterà, a livello politico e diplomatico, di individuare la soluzione tecnica che consenta di fare restare definitivamente 11 bambino a Cittanova. Il sindaco Francesco Morano ha comunque precisato che è presto per parlare di una permanenza definitiva di Anton in Calabria: «Per ora possiamo solo dire che si è fatto qualche passo avanti nelle procedure legali legate alla vicenda», [d. m.]