«Quell'ex è diventato un incubo»

Firenze, l'avvocatessa Firenze, l'avvocatessa portata in tribunale dal partner respinto: quelle accuse fanno più male di una violenza «Quell'ex è diventalo un incubo» «La denuncia? A me importa solo dimenticare» LA FIDANZATA CONTRATTACCA FIRENZE A la voce strozzata come chi è in procinto di scoppiare in lacrime, ma accetta ugualmente di rispondere a domande destinate inevitabilmente ad acuire dolore, rabbia e umiliazione. Il suo ex fidanzato, il docente universitario Angelo Baracca, l'ha accusata con un esposto alla procura della Repubblica di violenza privata per averlo più volte portato alla massima eccitazione ritraendosi sul più bello. Lui sostiene di essere rimasto mortificato da questo comportamento, di essersi sentito un uomo «usa e getta» che l'avvocatessa sottoponeva a questa sorta di supplizio di Tantalo per superare i propri blocchi psicologici nei riguardi del sesso. Dopo la conclusione della storia d'amore, se d'amore si può parlare, ha prima deciso di affidare il suo disappunto al giudizio della magistratura, poi a quello pubblico raccontando ai giornali particolari, anche quelli più intimi, di un rapporto finito male. Una decisione né concordata, né anticipata alla sua ex fidanzata, ora controparte a tutti gli effetti, che anzi ha gettato la donna in uno stato di profondo imbarazzo. Signorina, per lei la notizia dell'esposto è stata davvero una sorpresa? «Lo giuro. Nessuno ci crede, ma io l'ho saputo dai giornalisti che sono venuti a casa mia per farmi delle domande. E' la verità: l'hanno saputo loro prima di me». La vostra era una storia finita? «Ma certo, da un pezzo». Non c'è stato mai nulla che le avesse fatto immaginare una conclusione simile? «Ma figuriamoci... Sono caduta dalle nuvole. Io fino a due giorni fa ero una persona serena. Ora la mia vita è cambiata all'improvviso e non riesco a raccapezzarmi. Io devo lavorare, devo muo- vermi in mezzo agli altri come se non fosse successo nulla ed è molto difficile. Sono solo due giorni, ma comincio ad essere già molto stanca». Non le viene voglia di rispondere a quest'uomo che si proclama vittima giocando però d'azzardo con i sentimenti e la sfera più intima di una donna? «E' vero, lui parla. Anch'io potrei dire tante cose, ma non voglio. Ora il mio scopo è dimenticare e ritrovare, se possibile, un po' di tranquillità». Ma se lo avesse davanti che cosa gli direbbe? «Stendiamo un velo pietoso». Lui dice che da un anno e mezzo prova a chiamarla, ma lei gli sbatte sempre il telefono in faccia. E' vero? «Ah sì? Lasciamo perdere ...». Eppure lui le sta dando un'umiliazione che va al di là delle carte bollate. Non le sembra di essere, lei sì, vio¬ lentata pubblicamente? Non si sente la vera vittima di questa vicenda? «Guardi, potrei sottoscrivere queste parole. Non avrei mai pensato di trovarmi in una situazione del genere. Non avrei mai pensato di sentirmi così». Finché è durata, com'era la vostra storia, era normale, regolare? Insomma queste improvvise aggressioni sessuali, mai sfociate in un rapporto completo, da parte sua nei confronti del professor Baracca sono una sua invenzione? «Sinceramente non ho letto con attenzione le cose che ha raccontato lui. E, comunque, non intendo entrare su questo argomento. Ci sono aspetti troppo intimi e personali». Nel frattempo ha trovato un altro fidanzato? «Lo prendo come un augurio e spero in un 1995 sereno, al di là del fatto che questo fidanzato arrivi oppure no». Quindi non ha perso la fiducia nell'amore? «Sto cercando di superare con coraggio questo momento. E spero di farcela». Pensa di rivolgersi anche lei a un avvocato? Di difendersi legalmente? «Non lo so. Per il momento non ho deciso nulla. Voglio riflettere bene prima di fare una mossa». Francesco Matteini «Ma nonostante la brutta esperienza credo ancora nella vita di coppia» I f| In basso, Angelo Baracca, il docente che ha denunciato l'ex fidanzata. Accanto Sharon Stone, protagonista del film «Basic instinct» in cui provoca l'agente Michael Douglas

Persone citate: Angelo Baracca, Baracca, Francesco Matteini, Michael Douglas, Sharon Stone

Luoghi citati: Firenze