Porte chiuse al Museo Egizio, manca personale
Porle chiuse al Museo Egizio, mania personale Proteste per l'orario ridotto, presenti solo 6 dipendenti su 40 (ferie e malattia). Oggi si riapre Porle chiuse al Museo Egizio, mania personale E la Soprintendente s'improvvisa guida per gli «Ori diMeroe» PROIBITE USEO Egizio chiuso, ieri pomeriggio. Proteste. Gruppi di cittadini delusi, all'ingresso. Motivo? Organico insufficiente: è stato difficile far quadrare orari e disponibilità dei custodi che in questi giorni hanno chiesto, in parte, di godere delle ferie «saltate» in periodo estivo, mentre altri si sono dichiarati vittime dell'ondata di febbre influenzale. Ferie, certificati di malattia: appena sei dipendenti su una quarantina hanno risposto all'appello della Soprintendente Anna Maria Donadoni, che a sua volta si è data da fare per tenere aperta almeno (dalle 9 alle 19) la bella mostra sugli «Ori di Meroe». Non solo: si è pure calata nella veste di guida nelle sale egizie per non deludere un gruppo giunto da Boma. Chissà se i visitatori si sono resi conto di colloquiare con una delle maggiori studiose di storia egizia. Purtroppo si sono verificati i soliti intoppi tipici delle settimane con festività plurime. Spiegare al pubblico che a portata di mano aveva una delle più straordinarie esposizioni con oggetti prestati da musei stranieri è valso poco. La gente che va all'Egizio vuole vedere le statue, i papiri, le tante cose che il Museo offre alla curiosità dei visitatori. Non potendo accedere alle sale sono giunte le telefonate di protesta: «L'orario non è stato rispettato», «Veniamo da Israele, peccato», «Noi da Milano per far vedere il museo ai figli». Davanti all'ingresso di via Accademia Albertina il gruppetto si sfoga. C'è una signora romana giunta a Torino per un concorso, Clelia Mastrofini, che dice: «E' stata una delusione, ma tornerò». E una coppia di pensionati argentini, di Cordova, Maria e Ettore Unia, ospiti di congiunti torinesi. Dice Anto- nio Innarcone: «Volevo far visitare ai miei parenti di Bari quanto di bello offre la città, ma sono restati fuori...». La Soprintendente Donadoni si dice dispiaciuta, lamenta che la mostra sugli ori sia passata quasi sottotono e se ne parli poco. E ricorda che oggi il biglietto pagato ieri per la mostra darà anche l'accesso al Museo. Aggiunge la Soprintendente: «Non potevo garantire soltanto la visita di un paio di sale con un biglietto d'ingresso a 12 mila lire». Una brutta giornata per i visitatori delusi e amara per la Soprintendente. Che, a scanso di equivoci, preannuncia gli orari dei prossimi giorni. Sabato 31 il museo è aperto dalle 9 alle 14; il primo gennaio, chiuso, e così pure il giorno successivo che è lunedì. Nei giorni 3, 4, 5 gennaio museo aperto dalle 9 alle alle 14 e la mostra degli «Ori di Meroe» dalle 9 alle 19. Per il 6 gennaio, giorno dell'Epifania, apertura ridotta 9-14. Dal 7 riprenderà l'orario normale. [p. p. b.] Li n gruppo di visitatori dell'Egizio ieri pomeriggio si è trovato il portone sbarrato: il museo ha osservato l'orario dalle 9 alle 14
Persone citate: Anna Maria Donadoni, Boma, Clelia Mastrofini, Cordova, Donadoni, Ettore Unia
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