Giustizia con il computer

Progetto pilota rivoluzionerà il lavoro di giudici e segretari Progetto pilota rivoluzionerà il lavoro di giudici e segretari Giustizia con il computer In Procura dal 2 gennaio L'anno nuovo porterà una piccola rivoluzione negli uffici della Procura della Repubblica di via Tasso. Da lunedì due gennaio partirà l'informatizzazione di tutti i dati che vengono normalmente riportati in verbab" e registri. L'automazione, sperimentata con successo in pretura già da 5 anni, si estenderà dalla Procura all'ufficio del Gip (Giudice delle indagini preliminari) e alla Procura generale. Torino è stata una delle città all'avanguardia nell'informatica applicata al settore giustizia. Il primo esperimento negli uffici della pretura risale a 10 anni fa. L'obiettivo del nuovo progetto è ambizioso. Spiega il procuratore aggiunto Francesco Marzachì: «In un domani non molto lontano il magistrato avrà a disposizione una banca dati a livello nazionale, non solo dal suo ufficio, ma anche da casa, perché ad ogni giudice saranno forniti video portatili». Che cosa accade oggi e che cosa cambierà domani? «Già adesso tutti i rapporti di polizia giudiziaria vengono immagazzinati in un terminale al ministero di Grazia e Giustizia. Ma l'informatizzazione si fermava lì. Dal 2 gennaio a Torino ogni singolo atto giudiziario, dalla notizia di reato ai verbali di interrogatorio, deposito di perizie e consulenze, sarà immesso nel computer». L'immagine del segretario in¬ tento a compilare il fascicolo processuale, trascrivendo nomi e date, denunce ed esposti, sarà sostituita dall'operatore al video. Un folto gruppo di assistenti è già al lavoro negli uffici della cancelleria penale centrale, diretta dal dottor Emiliano Arnaldi. Il primo passo sarà l'automazione del Rege, il registro generale, quello che contiene tutte le notizie di reato. Il successivo riguarderà il Sidda (Servizio informatico direzione distrettuale antimafia) che lavorerà in collegamento con il servizio distrettuale nazionale antimafia di tre o quattro Procure di città interessate dal progetto pilota: Milano, Firenze, Caltanissetta. Dice il dottor Arnaldi: ((Almeno per qualche mese il progetto avrà un carattere sperimentale. Adesso ci sono i commessi che vanno avanti e indietro da via Tasso al palazzo di piazzetta della Visitazione, sede dei gip, con le richieste di citazione a giudizio per la fissazione delle udienze preliminari: a partire dal 2 gennaio tutti gli atti finiranno nel computer e si potranno conoscere le decisioni di altri uffici in tempo reale. L'esperimento si estenderà gradualmente alla Procura generale, in modo da avere tra i diversi uffici un rapido scambio di informazioni». Più di qualcuno tra gli operatori avanza qualche dubbio e perplessità. Pare che il sistema informatico sia stato tarato su quello della Procura della pretura, competente per reati diversi, e con moduli che riportano norme non aggiornate. Assicura il procuratore aggiunto Marzachì: «Come in tutti gli esperimenti gli inizi saranno faticosi ma non ho dubbi che alla lunga il sistema ci ripagherà degli sforzi fatti». Claudio Censitolo Una banca dati in aiuto dei magistrati Prime prove sui video negli uffici e (in alto) Francesco Marzachì

Persone citate: Arnaldi, Emiliano Arnaldi, Francesco Marzachì, Marzachì, Rege

Luoghi citati: Caltanissetta, Firenze, Milano, Torino