Battaglia per una collina nei Territori di Aldo Baquis
Le ruspe israeliane sbancano un'area occupata da contadini arabi. Due ministri ammettono: è un furto Le ruspe israeliane sbancano un'area occupata da contadini arabi. Due ministri ammettono: è un furto Battaglia per una collina nei Territori Palestinesi e pacifisti ebrei alleati contro esercito e coloni TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO La proprietà di una collina della Cisgiordania - brulla fino a pochi giorni fa, quando contadini palestinesi vi hanno piantato mille arbusti di ulivo - sta avvelenando le relazioni fra il governo israeliano e l'Autorità palestinese al punto che un ministro dell'esecutivo di Arafat (Saeb Erekat) ha avvertito che la continua colonizzazione dei Territori rischia in definitiva di far naufragare gli accordi di pace. Almeno due ministri del governo di Rabin (Alloni e Sarid) gli hanno dato ragione, dopo che ieri sulla collina della discordia centinaia di dimostranti - contadini palestinesi e pacifisti israeliani - si sono scontrati con altrettanti militari. Nel corso degli incidenti 5 persone sono rimaste contuse, 45 sono state fermate. Erekat ha detto di essere stato buttato a terra, e percosso. La collina si trova a Sud di Betlemme, tra al-Khader (4000 anime, il villaggio in cui secondo la tradizione viveva S. Giorgio) ed Efrat (una colonia di 5000 persone eretta sui resti di un insediamento ebraico omonimo menzionato nel Vecchio Testamento). Secondo Haim Falk, che presiede l'associazione di coloni «l'Ulivo», le autorità israeliane hanno approvato negli anni passati l'estensione di Efrat nella direzione della collina contesa, dove dovrebbe sorgere un nuovo quartiere (la Collina della Palma) destinato a 500 nuove famiglie di pionieri. Nei giorni scorsi, all'avvicinarsi delle ruspe, i contadini palestinesi hanno piantato sulla collina contesa centinaia di arbusti di ulivo. Ieri (sostenuti da decine di attivisti israeliani di sinistra) hanno affron¬ tato i coloni e i reparti dell'esercito «armati» dei loro «kushan»: ingialliti documenti dell'epoca turca che attestano, a loro avviso, che quelle terre sono appartenute ai loro antenati. Alcune donne palestinesi si sono buttate a terra urlando: «Meglio morire che abbandonare la nostra terra», ma sono state trascinate via con la forza. La situazione è degenerata in una rissa che ha visto contadini palestinesi abbarbicarsi a grossi macigni, e i soldati israeliani faticare per portarli via. Per una curiosa coincidenza, l'episodio è avvenuto mentre l'esercito israeliano è impegnato a distribuire ai suoi soldati un nuovo «codice etico» che aiuta i militari a comportarsi adeguatamente agli standard morali forgiatisi nelle forze armate israeliane, dalla loro costituzione. Durante la rissa, nessuno dei militari è stato visto compulsare le 20 pagine del documento. Gli incidenti sulla collina di alKhader hanno indebolito la posizione di Arafat agli occhi dei palestine¬ si moderati. L'organizzazione per i diritti civili Al Haq ha denunciato le crescenti opere di colonizzazione degli israeliani attorno a Gerusalemme e ha ricordato che esse «violano l'articolo 49 della convenzione di Ginevra del 1949». Ancora più esplicito il ministro Erekat: «Voi israeliani dovete comprendere che non potete avere sia la pace con i palestinesi, sia gli insediamenti nei Territori». Ma lo stupore principale regna nella sinistra israeliana che non comprende perché Rabin e il ministro dell'Edilizia Ben Eliezer non abbiano fermato le ruspe dei coloni. «Si tratta di un vero e proprio furto di terre», ha esclamato Shulamit Alloni, ministro delle Comunicazioni e leader del Meretz (sinistra sionista). Domenica la questione sarà affrontata dal governo. Nel frattempo, ieri sera, lo sbancamento della collina della discordia è proseguito sotto gli occhi vigili di pattuglie dell'esercito. Aldo Baquis Uno dei 45 dimostranti palestinesi fermati ieri dalle guardie di confine israeliane La collina contesa si trova a Sud di Betlemme
Luoghi citati: Betlemme, Cisgiordania, Gerusalemme, Ginevra, Tel Aviv
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