L'accusa: pulizia insufficiente di Alberto Gaino

Visite con strumenti infetti Oculista rinviato a giudizio L'accusa: pulizia insufficiente Visite con strumenti infetti Oculista rinviato a giudizio Denunciato da tre impiegati dell'Usi 6 colpiti da un'infiammazione agli occhi Non disinfettò adeguatamente uno strumento utilizzato per una visita specialistica provocando un indebolimento permanente alla vista di un paziente. Con quest'accusa l'oculista Federico Sapelli (44 anni, studio in via Bonaìbus 2) verrà processato il 24 aprile prossimo in pretura. A citarlo a giudizio è stato 0 procuratore aggiunto Raffaele Guariniello per il reato di lesioni personali colpose. Il magistrato raccolse la denuncia di tre impiegati amministrativi dell'Usi 6 (Barriera di Milano - Falcherà Regio Parco) che, per accertare la loro ideoneità all'uso dei videoterminali, si rivolsero all'ambulatorio di via Anglesio della stessa unità sanitaria locale. Era il 3 marzo di due anni fa. Specialista di turno per le visite oculistiche: il dottor Sapelli. Un controllo di routine per il quale vennero utilizzati dal medico alcuni strumenti. E fra questi un fonometro, che serve per misurare il grado di tensione del bulbo oculare. I tre impiegati amministrativi tornarono al lavoro, ma dopo alcuni giorni cominciarono ad accusare bruciori iHilllllllllllI e altri disturbi alla vista. Nuova visita, e la diagnosi fu uguale per tutti: cheratocongiuntivite. Un'infiammazione della mucosa dell'occhio estesa alla cornea. La fastidiosa e seria affezione venne curata e, nonostante ciò, durò per vari giorni, lasciando ad uno dei tre impiegati un problema in più: un «indebolimento permanente all'organo della vista», così ha concluso il perito incaricato dal magistrato di valutare le conseguenze dell'incuria di cui è accusato il dottor Sapelli. Fu subito chiaro che la coincidenza - i tre impiegati sottoposti l'uno dopo l'altro alla visita specialistica e tutti colpiti da un'infezione causata da microbi o da virus - era tale da richiamare l'attenzione sulle modalità con le quali l'oculista aveva esaminato i pazienti. I diretti interessati si ri- Un paha ripl'indebopermadellaIl rea«lescolp ziente ortato limento nente vista to è oni ose» volsero a un legale, l'avvocato Fiorella Pastore, e presentarono la querela che ha dato luogo all'inchiesta del procuratore. Guariniello ha disposto alcune consulenze, da cui è emerso come «altamente verosimile» il nesso causale fra l'infezione subita dai tre dipendenti pubblici e l'insufficiente pulizia della parte (il conetto) del tonometro applicata dal medico all'occhio dei pazienti per completare l'esame. E questa è la tesi d'accusa riportata nell'atto di rinvio a giudizio dello specialista: l'aver utilizzato lo strumento «senza aver preventivamente provveduto a un'adeguata disinfezione». Una negligenza con conseguenze permanenti per un paziente. Il caso ha suscitato preoccupazione per la facilità con la quale avrebbe potuto e può ripetersi. E il dottor Guariniello, attento all'attività di prevenzione, ha chiesto a uno dei suoi consulenti, la professoressa Moiraghi, dell'Istituto universitario di Igiene, di indicare soluzioni che tutelino la sicurezza dei pazienti. E queste, per il docente, non possono che l^^^^^^P essere concepite nella revisione globale delle procedure. Perché tutto non dipenda soltanto dalla buona volontà del singolo operatore sanitario. Tanto più se, come in questo caso, la visita specialistica è richiesta per prevenire possibili danni. Qui si trattava di accertare l'idoneità degli impiegati all'uso dei videoterminali, e le nuove norme - pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 12 novembre scorso prevedono anche una stretta sorveglianza sanitaria. Guariniello ha recentemente rinviato a giudizio un dirigente Enel a causa dei disturbi specifici (affaticamento della vista, cefalee) accusati da una dipendente addetta a un videoterminale. E ora guarda con interesse all'applicazione di questa legge fortemente innovativa. Alberto Gaino Un paziente ha riportato l'indebolimento permanente della vista Il reato è «lesioni colpose» i procuratore aggiunto Raffaele Guariniello «E' stata una grave negligenza»

Persone citate: Federico Sapelli, Fiorella Pastore, Guariniello, Moiraghi, Raffaele Guariniello, Sapelli

Luoghi citati: Milano