Natale, la fuga dei duecentomila

Ma per chi resta c'è l'influenza: quasi un 'epidemia Traffico sulla Torino-Aosta e folla in Alta Val Susa anche se non c'è la neve Natale, la fuga dei duecentomila Ma per chi resta c'è l'influenza: quasi un 'epidemia Freddo in ritirata, fuga di fine anno verso la montagna, ondata di influenza per chi è rimasto in città. L'identikit del Natale '94 è in chiaro-scuro. Chiaro per il clima, decisamente al di sopra della media stagionale. Ma piuttosto nero per l'ondata di influenza (l'hanno già battezzata «la natalizia») abbattutasi sui torinesi. Quasi un'epidemia. Per due giorni la temperatura è stata gradevole. Fra regali, messe di mezzanotte, pranzi in famiglia, visite a parenti e panettone, in duecentomila hanno abbandonato la città a Natale. Ed almeno altri centomila sono partiti ieri mattina in direzione delle montagne, anche se non nevica. Ma molti, fra quelli rimasti, hanno dovuto fare i conti con il medico. Dolori di stomaco, nausea con conati di vomito, febbre, spossatezza. Migliaia di casi in città, soprattutto fra i bambini, costretti a passare i giorni del Natale a letto. «Sono le avvisa- glie della Cinese, che colpirà soprattutto a gennaio e febbraio - dicono i medici - E non è detto che, in questo caso, coloro che hanno fatto il vaccino nei mesi scorsi siano immuni: il ceppo della malattia può giocare brutti scherzi». E ancora: «L'influenza dura tre giorni ed ha una sintomatologia intestinale: colpisce il ventre e lo stomaco, con spossatezza, nausea, qualche linea di febbre». Il rimedio? «Stare al caldo o a letto, qualche aspirina, o pillole antispatiche. E' una forma leggera, passa in fretta». Giorni migliori per chi è partito. I tecnici dell'acquedotto non hanno dubbi: leggendo gli strumenti che verificano l'erogazione dell'acqua, hanno constatato una sensibile diminuzione dei consumi. «Circa duecentomila torinesi hanno lasciato la città». Intasate le autostrade della montagna. Fra domenica e ieri mattina le auto hanno preso d'assalto la Torino-Aosta. E anche sull'Autofrejus, come dicono i casellanti di Avigliana, il traffico è stato più fitto del solito verso Bardonecchia, Oulx, Sauze d'Oulx, Sestriere. Molti sono saliti in Alta Val Susa alla ricerca della neve che non c'è. Ma a causa di un incidente provocato da un camion che ha abbattuto un portale, il casello di Avigliana è rimasto inagibile sia verso Bardonecchia che in direzione di Torino. Ieri mattina al valico di Claviere c'è stata un coda (due ore da Cesana al confine) di oltre seimila auto che hanno valicato il confine per raggiungere Monginevro, Briancon e Serre Chevalier abbondantemente innevati. In Alta Val Susa la nevicata della scorsa settimana è stata spazzata dal vento e ora tutti sperano in una nuova perturbazione, che dovrebbe giungere dalla Francia giovedì prossimo. A Sestriere funzionano sette piste (però innevate dai cannoni), altre due a S. Sicario, tre a Claviere, due a Bardonecchia. Molti turisti, indispettiti dalla mancanza di neve hanno annullato le prenotazioni, temendo di non sciare neppure a Capodanno. Tanto che a Sauze d'Oulx ci sono ancora posti disponibili. [g. dol.] Tutto esaurito nelle quattro sale dove si programma «Il Re Leone» Intere famiglie all'assalto dei botteghini e a caccia di un posto in platea o galleria Resiste bene «Forrest Gump»

Persone citate: Chevalier, Re Leone