Doppio giallo nella culla

Bari: avevano 14 mesi. Scartata l'ipotesi di un avvelenamento da farmaci o dal gas della stufa, forse vittime di un raro male Bari: avevano 14 mesi. Scartata l'ipotesi di un avvelenamento da farmaci o dal gas della stufa, forse vittime di un raro male Doppio giallo nella culla Due gemelline muoiono alla stessa ora BARI. Morte nella culla, alla stessa ora, come se un cronometro si fosse bloccato fermandone contemporaneamente i cuoricini. Al mattino, la mamma si è accorta che se n'erano andate. Simona e Alessandra avevano 14 mesi, gemelle, due gocce d'acqua. Sembravano addormentate. Uccise da un antibiotico killer o da una stufetta che, accesa durante la notte, aveva tolto loro l'ossigeno. Si era pensato a questo. Ma il giallo è durato poco più di un paio di giorni. L'autopsia ha chiarito che le due bimbe, identiche nei lineamenti, nelle espressioni e in un organismo regolato dai medesimi meccanismi, sono morte «per un'alterata reazione a stimoli esterni», per le insufficienti difese immunitarie che non hanno retto a una bronchite. E' bastato questo. Giuliano Saltarelli, uno dei medici dell'Istituto di medicina legale del Policlinico che ha eseguito l'autopsia, dice che «la certezza la si avrà tra circa venti giorni, con l'esito degli esami istologici. Ma - aggiunge - l'autopsia ci dà un orientamento abba- stanza fondato. Nelle gemelle, che erano monocoriali, cioè nate dallo stesso uovo, c'è stata una alterata reazione a stimoli esterni. E' raro che questo avvenga. Si può escludere che all'origine della morte vi sia l'ossido di carbonio o un farmaco che, peraltro, le bambine avevano già assunto più volte perché erano ricorren¬ temente esposte a raffreddori». Simona e Alessandra Chirico abitavano a Bitonto, con mamma, papà e un fratellino di 4 anni, Franco. La sera del 23 la mamma, Vittoria Porcelli, le ha messe nella culletta. La mattina, entrata nella loro stanzetta dopo aver interrotto per qualche istante le faccende domestiche, le ha trovate che non respiravano. Al lavoro il marito, Claudio, panettiere, la donna ha toccato le bimbe, ha provato a risvegliarle, poi le ha soccorse tentando disperatamente di salvarle portandole in ospedale. Ma al pronto soccorso è stato impossibile qualunque tentativo di rianimarle. Le gemelle avevano smesso di respirare da almeno mezz'ora. A questo punto si sono fatte le prime considerazioni. Si è pensato agli effetti devastanti di un farmaco killer perché la sera, prima di adagiarle nella culla, la mamma aveva dato alle bimbe un cucchiaino di sciroppo. Avevano la bronchite e il pediatra gliel'aveva consigliato. Si è ipo¬ tizzata poi, come seconda possibilità, una morte dovuta all'ossido di carbonio sprigionato da una stufetta. Capita spesso. Ma, anche se verosimile, questa tesi è crollata immediatamente visto che, pur dormendo nella stessa stanza delle gemelle, il fratellino di 4 anni stava benissimo. Su questo gli esperti avevano meditato fino a ieri. E' stata poi l'autopsia eseguita nel pomeriggio a escludere entrambe queste ipotesi, cioè l'intossicazione o l'asfissia, e a farne emergere una terza alla quale nessuno aveva pensato neppure per un istante: quella dell'insufficienza respiratoria, della «morte per cause naturali», di «uno stato disreattivo di tipo immunitario», che non è meno inquietante delle altre. Simona e Alessandra, nate insieme, si erano ammalate e insieme se ne sono andate. Il crudo linguaggio del referto medico dice che hanno avuto la «stessa risposta a uno stato patologico naturale comune». Erano uguali in tutto. Sandro Tarantino Simona e Alessandra Chirico, le due gemelline di Bitonto, sono morte per una rara malattia la vigilia di Natale, a 14 mesi di età

Persone citate: Alessandra Chirico, Giuliano Saltarelli, Sandro Tarantino Simona, Vittoria Porcelli

Luoghi citati: Bitonto