«Umberto, spiega il tuo piano» di ZeniIrene Pivetti

«Umberto, spiega il tuo piano» «Umberto, spiega il tuo piano» Pivetti: nel caos la gente non capisce LA CRISI VISTA DALLA CAMERA E MILANO domani, presidente? Sorride Irene Pivetti, abito rosso scuro, foulard, cappotto pastello, presente nella «sua» Milano all'inaugurazione di una mostra alla Triennale. «Nei momenti in cui la politica attraversa fasi intense è importante che il presidente della Camera sia presente a occasioni di cultura», spiega. Poi aggiunge: «Domani sarà una giornata impegnativa, di mattina il voto finale sulla Finanziaria, poi le comunicazioni del governo, il dibattito...». Un dibattito lungo? «Prevedo almeno due giorni interi per approfondire le questioni che sono sul tappeto. Ci sarà per tutti l'opportunità di sostenere le proprie posizioni». E alla fine cosa prevede? «Non lo so, non so se ci sarà o no un recupero di convergenze dove ora ci sono solo frizioni». Lei è presidente della Camera ma anche militante leghista: cosa pensa di chi contesta la svolta di Bossi? «Credo sia importante per tutti avere l'opportunità di spiegarsi, possibilmente con serenità. E' necessario recuperare pacatezza nella discussione». C'è chi pensa a lei come prossimo presidente del Consiglio. «La presidenza dell'onorevole Pivetti è quella della Camera». Ammetterà che nella base della Lega c'è inquietudine? «Io ho un ruolo istituzionale...». Vero, ma conosce la Lega. «Ai leghisti bisogna spiegare chiaramente qual è il progetto politico che Bossi in questo momento propone, in modo che la base possa decidere». Bossi non è stato chiaro? «Non è Bossi che è poco chiaro, è la situazione politica che è molto complessa e ha passaggi possibili effettivamente complicati da spiegare e da capire». Stagliene prevede 84 possibili defezioni tra i leghisti.. «Non mi sembra che sia un grande contributo al lavoro comune seminare il sospetto e la divisio¬ ne. Staglieno, che è persona di cultura equilibrata, farebbe bene ad approfondire i problemi promuovendo un dibattito nel suo partito e non minacciando spaccature». Che ne dice della campagna acquisti dei leghisti da parte di altri partiti? «Chiacchiere di corridoio, chi ricorre a tali sistemi ha una modesta opinione della politica». E chi li accetta? «Una modesta opinione di sé». Tornando a domani: siamo alla vigilia di una nuova maggioranza di governo? «Si tratta di stabilire quale programma deve avere il prossimo governo prima di dire da quale maggioranza sarà composto. Il problema, in questa fase, nasce da un'esigenza di programma: quella delle riforme istituzionali che è stata finora trascurata e che ha bisogno di essere riportata alla ribalta. A questa si sono sommate altre tensioni, gli attriti interni alla maggioranza, le polemiche estive tra persone della maggio- ranza. E' questo insieme di cose che impone la necessità di una verifica per ripensare la direzione in cui si muove questo governo». E magari fare il ribaltone? «Ribaltone è una sintesi ben misera rispetto alla complessità del problema». Si parla anche di governo istituzionale, addirittura allargato ad An e Rifondazione. «L'ho letto, ma non è nell'agenda degli argomenti in discussione. Chiunque è libero di votare una proposta istituzionale, anche An e Rifondazione, diversa è una formula di governo». Berlusconi e Fini giudicano un tradimento la rottura dell'alleanza, l'apertura della Lega all'opposizione. «Il 27 marzo sono state votate delle alleanze elettorali e la Lega ì non era alleata ad An». Men che meno al pds... «Il punto non è quello di fare l'alleanza Lega-pds: tutte le forze politiche il 27 marzo si sono impegnate a fare le riforme istituzionali che finora non sono state fatte, tradendo il senso della consulta zione». Il punto è: fare queste riforme con quale governo, l'attuale, un altro, e con quale maggioranza? «Sono il presidente della Camera e devo far funzionare il Parlamento. Non sta a me dire se la formula migliore stia in questo governo, in uno allargato o in uno frutto di un rimpasto». Armando Zeni «Saranno necessarie due giornate perii dibattito In queste ore troppe chiacchiere di corridoio» La leghista Irene Pivetti presidente della Camera

Persone citate: Berlusconi, Bossi, Irene Pivetti, Pivetti, Staglieno

Luoghi citati: An, Milano, Rifondazione