Nicolazzi ora rischia il carcere
Pena confermata Pena confermata Nicolozzi ora rischia il carcere NOVARA. Dopo che la Cassazione ha confermato la condanna a cinque anni di reclusione (due condonati) per il cosiddetto scandalo delle «carceri d'oro», l'ex ministro dei Lavori Pubblici e segretario del psdi Franco Nicolazzi rischia il carcere. Con lui è stato condannato a 3 anni e mezzo (2 condonati), anche l'ex direttore del dicastero Gabriele Di Palma. Per entrambi, i difensori Giuseppe De Luca e Stelio Zanganelli hanno presentato istanze per la sospensione dell'esecuzione della pena. Non dovrebbero esistere problemi per Di Palma che potrebbe essere affidato in prova al servizio sociale. La posizione di Nicolazzi, invece, dovrà essere valutata dal Tribunale di Sorveglianza. Lo stesso dovrà tener conto delle condizioni di salute dell'ex ministro che è un cardiopatico. Come si ricorderà, la vicenda delle carceri d'oro esplose nell'88 scoperta dai sostituti procuratori Di Pietro e Davigo. La Finanza scoprì un floppy disc con i versamenti in codice effettuati dal titolare della «Codemi» l'arch. De Mico per avere appalti. Nicolazzi avrebbe avuto 2 miliardi per la ristrutturazione di alcune carceri. Nel '91 il Tribunale dei ministri lo condannò a due anni e otto mesi. Pena raddoppiata in corte d'Appello, nel novembre dell'anno scorso, e confermata adesso dalla Cassazione. Nicolazzi, che si è ritirato dalla scena politica e vive nella sua Gattico, ieri ha commentato: «Sono stato condannato con l'accusa di aver fatto dare ad un dirigente che li ha passati al segretario amministrativo, due miliardi al mio partito, come i giudici hanno riscontrato nel bilancio del gennaio '87. Non solo non ho chiesto nulla, ma è inverosimile che un Ministro-segretario faccia una richiesta o tanto peggio una trattativa del genere». Ir. a.]
Persone citate: Davigo, De Mico, Di Palma, Di Pietro, Franco Nicolazzi, Gabriele Di Palma, Giuseppe De Luca, Nicolazzi
Luoghi citati: Novara
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