La stagione prende il via lunedì 12 con un programma dedicato a Fauré di Leonardo Osella

STEFANO TEMPIA STEFANO TEMPIA La stagione prende il via lunedì 12 con un programma dedicato a Fauré E la Stefano Tempia? Niente paura: anche quest'anno, centoventesimo dalla sua fondazione, ha messo in cantiere una bella stagione, come sempre nell'Auditorium Rai. Nel panorama musicale torinese la veneranda Accademia Corale rimane fedele alle proprie tradizioni proponendo un menù variato, per richiamare l'attenzione di un pubblico quanto più possibile ampio. l q p p pIl primo dei dodici concerti, lunedì 12 alle 21,15, è anche la celebrazione dei 150 anni della nascita di Gabriel Fauré, autore francese tanto prolifico e piacevole quanto poco conosciuto. Orchestra e Coro, sotto la direzione di Giancarlo Gazzani, presenteranno tre pagine tra le più importanti. Si comincia con la «Pavane op. 50», breve composizione orchestrale che, ad libitum, può essere integrata da un intervento corale. Si prosegue con la suite «Masques et Bergamasques op. 112», che Fauré ricavò a sua volta da un balletto: sono quattro brani intitolati «Ouverture», «Minuetto», «Gavotta» e «Pastorale». Nella seconda parte si ascolterà il bellissimo «Requiem», che vedrà impegnato anche il coro diretto da Giuseppe Ratti e i solisti Marcella Polidori (soprano) e Alberto Gazale (baritono). Ed ecco gli altri appunta¬ menti. Il 19 dicembre il pianista Vadim Rudenko, vincitore del Premio Viotti 1993, eseguirà musiche di Bach, Beethoven, Brahms, Schubert, Chopin e Liszt. Il 17 gennaio tornerà a Torino il mitico Wiener Sàngerknaben, il coro di bambini viennese diretto da Jaime Miranda dal quale escono tradizionalmente molti brillanti musicisti austriaci: gli autori sono Galuppi, Brahms, Britten, Mozart, Schumann, Strauss. Dopo il recital del soprano Patrizia Pace accompagnato da Roberto Cognazzo il 31 gennaio, toccherà il 7 febbraio al Trio Ghedini con Mendelssohn e Ciaikovskij. Parentesi madri¬ galistica il 28 febbraio con I Vocalisti nel «Concerto delle Dame» di Luzzaschi. Tutto Liszt il 6 marzo e poi, il 21 dello stesso mese, la consueta proposta jazzistica con «Blues al femminile». Il Sestetto d'Archi dei Filarmonici di Berlino eseguirà Brahms il 18 aprile; il 2 maggio ci saranno il flautista Mario Ancillotti e il pianista Pier Narciso Masi. Seguirà (15 maggio) il concerto degli allievi della Tempia. Per chiudere, il 5 giugno, i «Catulli Carmina» di Orff che prevedono anche l'intervento della Compagnia di Danza di Loredana Fumo. Leonardo Osella

Luoghi citati: Archi, Berlino, Torino