Un Notale tra mostri e vampiri

Le solite commedie all'italiana, il ritorno di Spencer e Hill, il «Re Leone» Disney Le solite commedie all'italiana, il ritorno di Spencer e Hill, il «Re Leone» Disney Un Notale tra mostri e vampiri Benigni, fortissimo, resta in programmazione ROMA. Il trend favorevole del '94, anticipato dagli operatori cinematografici, è stato confermato anche dalla Siae. Sono saliti gli incassi e gli spettatori del cinema, mentre è in calo l'interesse per lo sport «dal vivo» e per i concerti di musica leggera. 11 cinema, dunque, chiuderà il '94 con oltre cento milioni di biglietti venduti, il che equivale ad un aumento del 10% rispetto allo scorso anno. Una conferma, quella proveniente dai rilevamenti della Siae, che lascia indifferenti i gestori delle sale. Se gli incassi di ottobre e novembre sono stati elevati, per Natale e Capodanno non prevedono il boom. «Le prossime feste - dicono gli esercenti - non daranno incassi stratosferici per via del calendario. Natale e Capodanno cadono di domenica per cui si perdono due o tre pre-festivi rispetto agli anni passati. Il sabato che precede le due festività viene praticamente «bruciato» dalla corsa agli ultimi acquisti e dai preparativi per il veglione. Tanto è vero che la sera del 31 dicembre molti locali, soprattutto nel Centro-Sud, chiudono». La produzione italiana, comunque, grazie a Benigni («Il mostro») e a Troisi («Il postino») si è riportata sul 30% degli spettatori della platea nazionale (rispetto al 12 dello scorso anno) e gli americani sono rientrati nell'alveo del 60% anche perché non sono riusciti a replicare gli eventi autunnali del '92 con «Basic Instinct» e del '93 con «Jurassic Park». «Cento milioni di spettatori all'anno - osserva Paolo Ferrari, presidente dell'Associazione distributori - non corrisponde ancora a quello che dovrebbe essere il potenziale "peso" del pubblico italiano valutato con i parametri degli altri Paesi europei. Pur considerando i mutamenti del gusto e la febbre televisiva bisognerebbe arrivare a 130-140 milioni di presenze per parlare di reale ripresa. E per raggiungere questo traguardo è indispensabile che il nostro mercato cinematografico si riapproprii di almeno 500 nuovi schermi e che si allunghi la stagione. Non si può vivere con una programmazione buona che inizia a metà settembre e si esaurisce ad aprile. Nel periodo ottobre-marzo c'è un super affollamento di titoli che inevitabilmente danneggia il prodotto non commerciale e parecchi buoni film finiscono con l'essere eliminati dal mercato per il solo fatto di non aver avuto al botteghino una partenza felice». Carlo Verdone riapre alla vigilia di Natale, in Trastevere, l'«Esperia» ribattezzato «Roma» - e per il '95 si prevede la trasformazione di due altre sale in multisale con 12 nuovi schermi. Quest'anno sono una dozzina i film natalizi che dovranno però vedersela con almeno quattro titoli in programmazione che in parecchie città non verranno «sacrificati» nel periodo delle feste. E' il caso de «Il mostro» che continua ad incassare un paio di miliardi alla settimana, «Forrest Gump», «Quattro matrimoni e un funerale» e «Viaggio in Inghilterra». Si prevedono quindi giornate «nere» per i film che non riusciranno a partire «alla grande». Il verdetto del botteghino a Natale è spietato. Oltre al «Re Leone» della Disney (uscito a novembre ha già superato i 13 miliardi) che si prevede «esploderà» con l'inizio delle vacanze scolastiche, si presentano ai nastri di partenza altri film come aspiranti al titolo di campioni d'incasso delle feste. Sono «Intervista con il vampiro» del regista irlandese de «La moglie del soldato» Neil Jordan, con Tom Cruise, che negli Stati Uniti è uscito in novembre e ha già superato i 130 milioni di dollari; e «SPQR - 2000 anni e mezzo fa» di Carlo Vanzina, classica commedia natalizia all'italiana che sottolinea in chiave comica che gli imbrogli politici di Tangentopoli esistevano già nell'antica Roma. Protagonisti sono i soliti comici di Natale: Massimo Boldi (Antonio Servilio, un giudice che dovrebbe far pensare a Di Pietro), e Christian De Sica, affiancati da Leslie Nielsen l'interprete della comicità demenziale delle pallottole spuntate E poi tra i favoriti della battaglia natalizia non si può escludere «Botte di Natale» che rispolvera il celebre duo Bud Spencer-Terence Hill. Una coppia che, ricostituita dal cinema dopo quasi 10 anni, è rimasta comunque sulla cresta dell'onda grazie al gradimento tv fatto registrare dalle repliche dei loro vecchi film. Tre storie con caratteristiche differenti ma costruite - soprattutto le due italiane per il palato natalizio. Qualche perplessità resta per «Intervista con il vampiro» che non sembra un film natalizio per la sua coloratura amorale e crudele. Ma il protagonista è lo «sciupafemmine» Tom Cruise e poi nel cast c'è anche Domiziana Giordano balzata recentemente alla ribalta giudiziaria per le sue amicizie con uomini della Tangentopoli contemporanea. Le previsioni del box office indicano tra le possibili sorprese «Occhiopinocchio» di Francesco Nuti (rilettura della fiaba di Collodi) anche perché i fans dell'attore-regi- sta aspettano il film dallo scorso Natale; e «La maschera» (The Mask) di Chuck Russell con protagonista quel comico dalla faccia di gomma, Jim Carrey, che il pubblico italiano ha scoperto nello scorso autunno decretando il successo imprevedibile di «Ace Ventura, l'acchiappanimali» (incasso quasi 9 miliardi). Altri outsider sono due titoli che negli Usa non hanno avuto molta fortuna, sebbene alla vigilia dell'uscita fossero più quotati del «Vampiro». Si tratta di «Junior» di Ivan Reitman, con la comica gravidanza di Arnold Schwarzenegger e «Miracolo nella 34° strada» di Les Mayfield, remake di un film di quasi cinquantanni fa che vede ora nelle vesti di Babbo Natale il grande regista-attore inglese Sir Richard Attenborough. Nel panorama cinematografico natalizio troviamo ancora Harrison Ford in «Sotto il segno del pericolo» di Philipp Noyce; Eva Robin's nel ruolo del transessuale in «Belle al bar» di Alessandro Benvenuti; il trio tv Nino Frassica, Ezio Greggio e Giorgio Faletti in «Miracolo italiano» di Enrico 01doini; e il musical «a pupazzi animati» di Tim Burton («The Nightmare Before Christmas»), Abbiamo lasciato per ultimo uno dei titoli italiani più attesi della stagione, «Con gli occhi chiusi», che Francesca Archibugi non vuole sia etichettato «natalizio» perchè i suoi film, questo è il 4°, necessitano di lunghe teniture. «Con gli occhi chiusi» è una tormentata storia d'amore, ambientata in Toscana, che prende spunto dall'omonimo romanzo di Federico Tozzi dei primi anni del secolo. Tra i finanziatori e sostenitori dell'opera c'è anche Martin Scorsese, sempre disponibile e attento verso i nuovi talenti italiani: l'ha dimostrato recentemente a New York seguendo da vicino la rassegna sul nostro giovane cinema. Ernesto Baldo Ma i gestori non prevedono un boom per colpa del calendario La Siae conferma il trend positivo. Biglietti venduti: aumento del 10% 1992-1993 dopo Natale Basic Instine! 28.056.820 La Bella e la Bestia 25.810.569 Guardia del Corpo 13.655.673 Arma Letale 3 9.213.013 Anni '90 8.466.688 (In migliaia di lire) I Aladdin 28.323.264 II fuggitivo 18.641.354 1II figlio della Pantera Rosa j (con Benigni) 16.067.628 1 Piccolo Buddha ' (di Bernardo Bertolucci) 9.189.013 (In migliaia di lire) 1994-1995 II Mostro (con Benigni) 32.615.338 The Flintstones 15.828.635 Forrest Gump 15.103.218 II Re Leone 13.122.746 llcorvo 12.935.121 II postino (con Troisi) 12.465.278 True Lies 9.303.028 Quattro matrimoni e un funerale 9.013.665 Ace Ventura: I'acchiappanimali 8.329.428 Wolf-La belva e fuori 8.167.644 (In migliaia di lire) Ma i gestori non prevedono un boom per colpa del calendario La Siae conferma il trend positivo. Biglietti venduti: aumento del 10%

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