Il Papa: cantante mestiere difficile

Il Papa: cantante mestiere difficile I Pooh: «Più rischioso il suo lavoro» Il Papa: cantante mestiere difficile CITTA' DEL VATICANO. Il Pontefice ex-attore, nonché autore di poesie, esprime solidarietà e simpatia ai colleghi artisti, anche se in un campo diverso, quello del canto. Ieri mattina Giovanni Paolo II ha ricevuto in udienza particolare quelli che saranno protagonisti, domani pomeriggio, del «Concerto di Natale» edizione 1994, la manifestazione promossa dal Vicariato di Roma, nel quadro del progetto «Cinquanta chiese per Roma entro il 2000». «E' molto difficile fare il vostro mestiere ha detto agli emozionati ospiti il Papa perché bisogna riuscire a raccontare le cose in una chiave semplice e comprensibile». Ha preso coraggio Stefano D'Orazio, dei Pooh, replicando: «Santità, è più difficile fare il Papa». Prevedibile chiusura dello scambio di battute da parte del Pontefice: «Ma con l'aiuto del buon Dio ognuno può riuscire a fare il suo lavoro». Oltre ai Pooh hanno varcato il Portone di Bronzo per l'udienza Renata Scotto, José Feliciano, il tenore Alfredo Kraus, Amii Stewart, Andrea Bocelli, Mercedes Sosa, Giorgia. «Un'esperienza emozionante, un uomo dolce, carismatico - hanno commentato più tardi i Pooh -, il Papa con noi ha anche scherzato, dimostrando di conoscere il nostro lavoro. Ha detto di ringraziarci per il nostro impegno». Attenzione e parole gentili del Pontefice anche per Giorgia, la rivelazione di Sanremo. Giovanni Paolo II le ha fatto i complimenti. «E poi - racconta la giovanissima cantante trasteverina - mi ha detto: le auguro di conservare sempre limpida la sua voce. Non ho saputo trattenere un magari!». E scoppia a ridere, l'ex vedette del complesso «Vorrei la pelle Amii Stewart nera». «Indimenticabile ed emozionante», è stata definita in coro l'esperienza della visita al Pontefice dagli artisti. Renata Scotto ha detto che l'incontro è stato per lei «il più grande dei privilegi in una vita di successi», mentre Andrea Bocelli, il cantante non vedente, vincitore fra i giovani protagonisti a «Sanremo '94», ha parlato di «un'enorme quantità di emozioni». Al concerto di venerdì pomeriggio nell'Aula Nervi della Città del Vaticano parteciperanno anche le «Sisters of Glory» (Thelma Houston, Ce Peniston, Lois Walden, Dianne Reeves), Sarah Moc Lachlan e il «Sheepshead Bay Children Gospel Choir». La manifestazione sarà trasméssa in Mondovisione in oltre cinquanta Paesi di tutto il mondo. In Italia sarà possibile vederla, in differita, la vigilia di Natale, alle 18,50 su Rai Uno. L'Orchestra Sinfonica e il coro dell'Accademia di Santa Cecilia saranno la base per le esibizioni dei vari interpreti che - diretti da Renato Serio e Vladimir Spivakov - avranno come tema la tradizione del Natale vista da culture lontane e diverse, «per testimoniarne l'universalità». Un duetto fra Giorgia e Bocelli, in «Gloria in excelsis», aprirà il concerto. Il complesso di Santa Cecilia eseguirà subito dopo «In terra Pax» di Vivaldi, l'«Adagio» di Albinoni, la «Polonaise» di Ciaikovskij e «Surge Jerusalem». Renata Scotto canterà l'«Ave Maria» e «What child is this». Il brano dei Pooh sarà «E non serve che sia Natale», quello di Feliciano «The little drummer boy». Infine Giorgia eseguirà «Bianco Natale» e Bocelli «Adeste Fideles». Non mancheranno spiritual e gospel. E per chiudere, tutti insieme, intoneranno «Stille Nacht». [m. tos.J Amii Stewart I Pooh sono stati ricevuti in Vaticano assieme ad altre vedettes della canzone

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