Fra Veltroni e «Manifesto» botta e risposta con insulti

Fra Veltroni e «Manifesto» botta e risposta con insulti «Mai dette quelle cose». Il giornale: non è vero Fra Veltroni e «Manifesto» botta e risposta con insulti ROMA. Volano le parole grosse a sinistra dopo quella che è stata ribattezzata la svolta neocentrista di Massimo D'Alema. Al batti e ribatti polemico tra i numeri uno di Rifondazione e pds, fa seguito uno sferzante scambio di idee tra «il manifesto» e il direttore de «l'Unita» Walter Veltroni. Due giorni fa, dopo il consiglio nazionale della Quercia, Rina Gagliardi, notista politica del quotidiano comunista, aveva scritto del collega-deputato che «confonde la politica con il calcio e con il marketing di un buon detersivo», aggiungendo che Veltroni «vive di anticomunismo». «Insulti alla Sgarbi» per Veltroni che, dopo aver letto il pezzo di Rina Gagliardi, ha scritto a «il manifesto» lamentandosi per il trattamento ricevuto. «Rina Gagliardi - scrive il direttore dell'Unità - ha compiuto una grave scorrettezza. Si possono contrastare duramente le opinioni politiche e questo faccia¬ mo noi ogni giorno nei confronti della destra. Ma non si può né inventare né insultare. La Gagliardi mi fa dire una cosa che non ho mai detto ed ha persino la spudoratezza di metterla tra virgolette. E' un falso che offende i lettori de «il manifesto» che non hanno bisogno di manipolazioni». Veltroni s'è arrabbiato per l'affermazione «Pintor e Bertinotti sono il vecchio che afferra il nuovo per impedirgli di camminare», che nega di aver mai pronunciato e che la Gagliardi avrebbe ricavato sintetizzando una argomentazione più elaborata. Gelida la replica de «il manifesto»: «Caro Veltroni, qualunque persona di buon senso legge i capoversi che tu citi come logicamente collegati tra loro. Dunque, la tua indignazione è superflua. Soprattutto nei confronti di un giornale "di sinistra" definizione che, come noto, tu non ami più adoperare». [AdnKronos]

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