«Senza cibo rischiano di morire»
Rifornimenti sospesi perché il gruppo Arena, contitolare dell'allevamento, non paga il mangime Rifornimenti sospesi perché il gruppo Arena, contitolare dell'allevamento, non paga il mangime Sos per 500 mila polli «Senza cibo, rischiano di morire» CAMPOBASSO. Hanno fame i polli Arena. Da una settimana gli allevamenti di Boiano, in provincia di Campobasso, sono senza mangime e 500 mila animali rischiano di morire. Una strage inevitabile, se non si risolverà subito la crisi gravissima della Società agricola molisana, di cui sono azionisti la Regione Molise e il gruppo Arena attraverso la finanziaria Sipa. E sono proprio i crediti nei confronti della capofila di Verona (70 miliardi) a essere una delle principali cause del dissesto. Alcuni allevatori hanno inviato lunedì telegrammi alla prefettura di Campobasso per segnalare la gravità della situazione. Da venerdì gli autotrasportatori che assicurano i rifornimenti hanno sospeso il servizio fino a quando l'azienda non pagherà le spettanze arretrate (pari ad alcuni miliardi). E i polli aspettano: potrebbero salvarli un intervento straordinario o una presa di por sizione delle associazioni animaliste. La Società agricola molisana da luglio accusa una pesante crisi finanziaria. L'Arena, che si occupava della commercializzazione dei prodotti con il proprio marchio, è stata schiacciata dalla situazione debitoria e il tribunale di Verona ha deciso di commissariarla. «L'unica struttura produttiva del gruppo ancora in attività resta la Sam, con i suoi allevamenti e lo stabilimento di confezionamento, ma non lo sarà ancora per molto», dice l'assessore regionale alle Risorse Agricole del Molise, Tommaso Di Domenico. Per cercare di scongiurare il fallimento l'assessore ha richiesto alla Sipa un immediato pagamento in acconto delle spettanze arretrate, visto che da tre mesi i mille dipendenti e i lavoratori dell'indotto non ricevono i compensi. Inoltre, Di Domenico ha chiesto ai tre commissari straordinari dell'Arena, nominati dal ministro dell'Industria, di andare «urgentemente nello stabilimento molisano, per incontrare le maestranze e la proprietà pubblica e definire una proposta di rilancio». «La situazione è drammatica, ma con un po' di buona volontà da parte di chi dovrà gestire la crisi dell'Arena la Sam può farcela», dichiara ottimista l'assessore Di Domenico. «La società di Boiano ha presentato una proposta di acquisto del marchio e della rete di commercializzazione. Se gli amministratori straordinari ne consentiranno il trasferimento al Sud, l'azienda riguadagnerà da sola le posizioni di mercato». La crisi della «pollo Arena» si era aperta ufficialmente nel giugno scorso. Il gruppo veronese aveva chiesto di entrare in amministrazione controllata e aveva presentato un piano che si proponeva di migliorare la situazione finanziaria. Negli ultimi anni gli investimenti fatti per riorganizzare l'attività si erano scontrati con una situazione di mercato sfavorevole. L'accordo per il rilancio era stato raggiunto un mese dopo, a fianco della famiglia Grigolini (a cui faceva capo il 76 per cento del gruppo Arena) erano arrivati i gruppi Amadori, Chirichì e Cibus, tutti già presenti nel settore Avicolo. Ma la situazione è rimasta difficile e ora il ritardato pagamento dei debiti si ripercuote sui polli del Molise. [r. cri.] Gli allevatori chiedono l'intervento del prefetto di Campobasso A sinistra Ave Ninchi, che è stata testimonial dei polli Arena A destra un allevamento avicolo
Persone citate: Amadori, Ave Ninchi, Boiano, Di Domenico, Tommaso Di Domenico
Luoghi citati: Campobasso, Molise, Verona
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