Londra di F. Gal.

Londra Londra Un Watergate a Westminster LONDRA DAL NOSTRO CORRISPÓNDENTE Watergate sul Tamigi? Forse no; ma l'intrusione di tre giovani conservatori nell'ufficio di Tony Blair, leader del partito laborista, risvoglia i fantasmi dell'operazione segreta che all'inizio degli Anni Settanta portò alla caduta del presidente americano Richard Nixon. L'incidente è avvenuto venerdì sera, anche so soltanto ieri il caso ò esploso costringendo la polizia e lo speaker dei Comuni a intervenire. Dopo le prime indagini Scotland Yard ha concluso che «nulla è stalo preso» dall'ufficio di Blair; ma, si fa notare, un incidente del genero - in quell'ufficio sono probabilmente custoditi i segreti della prossima campagna elettorale - potrebbe avere invisibili ma gravi conseguenze. I tre - due ricercatori impiegati dal Parlamento e la fidanzata di uno di loro - hanno detto di essersi porsi nei meandri di Westminster dopo ossero usciti, un po' brilli, da uno dei bar. E' una spiegazione che non convinco più di tanto: il bar e l'ufficio di Blair sono a capi opposti, a circa 200 metri di distanza; e l'ufficio del leader laborista ò chiaramente indicato da una targa. Una bravata, allóra? Sue Jackson, l'impiegata amministrativa di Blair, ha dato l'allarmo dopo avere sentito risate provenire dall'ufficio del suo capo. Uno degli intrusi, Andrew Hull, ha già scritto una lettera di scuse a Blair, che por ora non commenta l'episodio. Ma ieri lo speaker dei Comuni, la signora Boothroyd, ha ugualmente! sospeso fino al 1° febbraio la tessera d'ingresso sua e dell'altro anonimo incursore, pur dicendosi convinta che «l'episodio non era motivato da malizia. Più scettici i deputati laboristi, che hanno chiesto un giro di vite nelle misure di sicurezza. «I segreti laboristi sarebbero un prezioso bottino politico)), ammonisce il Daily Mirrar; ma i conservatori, oggi spaccati e in grave crisi, forse non avrebbero neppure la compattezza necessaria per un'azione di tipo Watergate. [f. gal.]

Persone citate: Andrew Hull, Boothroyd, Richard Nixon, Tony Blair

Luoghi citati: Londra