«De Lorenzo resti in carcere»

«De Lorenzo resti in carcere» Santoro porta i familiari in tv, il pubblico insorge «De Lorenzo resti in carcere» 77 74% degli italiani lo vuole in cella NAPOLI. I De Lorenzo vanno da Santoro. Per sentirsi dire che per il 74% degli italiani l'ex ministro sta bene dov'è, in carcere, ma anche per spiegare «alla gente» che Sua Sanità non è un mostro nè l'unico simbolo di una Prima Repubblica cinica e corrotta. Tutto questo mentre fuori dagli studi Rai scoppia la polemica. La decisione della moglie e del figlio di Sua Sanità, Marinella D'Aniello e Ferruccio De Lorenzo, di partecipare alla trasmissione «Temporeale» ha scatenato l'ira di Franco Corbelli, promotore del comitato sorto in difesa di uno dei politici più odiati d'Italia. Corbelli si è dimesso «per protesta contro l'intervento dei familiari di De Lorenzo al programma di Raitre». Perchè si è arrabbiato? «Santoro sostiene - vuole dare in pasto il cosiddetto mostro alle piazze fameliche, sfruttando l'effetto sortito dalle dimissioni di Di Pietro». Ma le rimostranze di Corbelli non hanno certo impedito alla signora De Lorenzo e al figlio di sfidare la rabbia di molti telespettatori e delle vittime della Malasanità invitate in studio da Michele Santoro. Ferruccio, medico ricercatore in Inghilterra, ammette che il padre ha fatto alcuni errori. Il più grave: «Aver sbattuto la porta in faccia ai politici che occupavano le Usi e imposto che gli ammalati di Aids non rimanessero in carcere». E le tangenti? «Mio padre ha ammesso le sue responsabilità e ha restituito quattro miliardi. Non è giusto che venga indicato come l'unico responsabile della cosiddetta Malasanità. Ho letto i verbali del processo: molti industriali e lo stesso Duilio Poggiolini dicono che le aziende inter¬ venivano su tutti, e sottolineo tutti i partiti». Poi, un inatteso omaggio a Di Pietro: «E' un grande magistrato che non deve abbandonare, per dare coraggio ai suoi colleghi che non riescono ad agire con la stessa autonomia, indipendenza, forza e serenità d'animo», dice il figlio dell'ex ministro. Marinella D'Aniello se la prende coi giornalisti che trattano il caso di suo marito «come fosse una telenovela». Poi ringrazia Santoro che le offre la possibilità di spiega re alla gente che una persona «può anche riabilitarsi». Ricorda che l'ex ministro in cella sta malissimo: «Conosco la realtà del carcere perchè ci ho lavorato: le condizioni sono terribili. Il caso di mio marito può servire a sollevare un problema che riguarda anche le persone più emarginate». Scorrono le immagini in studio, e la telecamera si ferma sul volto tirato di Maria Teresa Costanzo. «Ho contratto l'epatite C a causa di una trasfusione di sangue infetto. E' accaduto nel '90: allora si sapeva che le trasfusioni in Italia erano a rischio, ma De Lorenzo giurava che il sangue era sicuro. E sapeva anche chi era Duilio Poggiolini, il direttore del suo ministero». Ferruccio reagisce con rabbia: «Mio padre non può essere considerato l'unico simbolo della corruzione: altri sono colpevoli più di lui». Ma l'ostilità verso l'ex ministro è forte. Perfino fra i parenti dei detenuti intervistati all'uscita del carcere di Poggioreale. «La legge dice una donna - è uguale per tutti: se mio marito deve restare in cella in attesa del processo, allora anche De Lorenzo deve subire lo stesso trattamento». [f. mil.J E adesso anche i Comitati sorti in suo favore abbandonano l'ex ministro L'ex ministro Francesco De Lorenzo con la moglie Marinella. Sopra, Michele Santoro

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