Conta sci

Conta sci Conta sci Quanto costa al chilometro? 4 NEL corso degli ultimi due decenni, l'idea vincente del turismo legato allo sci è stata quella di unire le piste di più valli e più stazioni invernali. Possibilmente secondo la formula «sci ai piedi», ovvero grandi caroselli di impianti e tracciati da percorrere sempre scivolando sulla neve senza soluzione di continuità, senza mai dover compiere un passo sulla terra o dover attraversare una strada. La pratica dello sci diventava così più vicina al concetto di turismo, molto più comoda dello scialpinismo, con la quale conoscere nuovi paesaggi. Nello stesso tempo si superava la ripetitività salire e scendere sempre sugli stessi tracciati. Una soluzione che ben si adattava ad un epoca in cui si stava affermando il concetto di vacanza in inverno, della settimana bianca. Regalando la sensazione di libertà, in spazi più grandi. E inoltre, essendo diventato lo sci uno sport di massa, permetteva di meglio distribuire sull'area sciistica la folla di appassionati, accontentando gusti ed esigenze di principianti ed esperti. Ispirati dai grandi numeri vantati da ormai molti di questi comprensori, abbiamo voluto divertirci con le cifre. Si sono scelte 12 tra le grandi aree «sci ai piedi» di Italia, Francia, Austria e Svizzera. Quindi si è individuato il costo di uno skipass di 6 giorni, il più usato nelle settimane bianche e quello più adatto per apprezzare ogni angolo dell'area scelta come meta di vacanza. Infine il numero totale, ufficiale, di chilometri di piste disponibili, e fruibili comodamente almeno una volta nella settimana. Una semplice divisione (e riconversione in lire per le località straniere, al cambio del 30 novembre) ed ecco, tra le bandierine di un immaginario slalom, i risultati del costo chilometrico. In testa, era quasi ovvio, ci sono i complessi più estesi: il più grande d'Europa, le Trois Vallées nella Savoia francese (riunisce Courchevel, Méribel, Val Thorans, Les Menuires); il più grande d'Italia, il Superski Dolomiti (qui limitato nel famoso carosello del Sella, con Gardena, Alpe di Siusi, Fassa, Alta Badia, Arabba); terzo Sestriere e la italo-francese Via Lattea, il più lungo d'Europa. Situazioni favorite anche da più facili condizioni orografiche o da norme più permissive. Le cifre ottenute non si devono intendere come una classifica, ma come un giocoso, curioso, parziale banco di paragone, non in termini assoluti. I risultati non tengono conto della diversità dei panorami e delle diverse difficoltà tecniche. Un'area sciistica non è un campo da tennis, con misure uguali in ogni luogo. Più giusto sarebbe stato tenere conto del numero degli impianti, delle portate orarie e altri valori. Ma tutto questo ci avrebbe portato a calcoli più complicati e comunque ogni classifica sarebbe risultata sempre non esaustiva nell'allineare i valori di questi paradisi europei dello sci. St. ANTON (Arlberg) (Austria) Se. 1980 (L. 289.931] 260 1115,1 CERVINIA (Italia) L. 238.000 BADGASTEIN (Gasteinertal) (Austria) Se. 1 860 (L. 272.359) 200 1361,7 WENGEN GRINDELWALD (Svizzera) Fs. 254 (L. 309.316) 200 1 546,5 LES ARCS (Francia) F. 940 (L. 282.385) 150 1882,5 St. MORITZ (Svizzera) Fs. 1 95 (L. 237.4 80 2968,3 Andrea a Merano: ottima cucina in un ambiente cald

Persone citate: Fassa