Elisabetta regina del petrolio di Fabio Galvano

Una società canadese si appresta a sfruttare un giacimento a trenta metri dal castello Una società canadese si appresta a sfruttare un giacimento a trenta metri dal castello Elisabetta regina del petrolio Una trivella sotto le mura di Windsor LA TRADIZIONE E GLI AFFARI LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Elisabetta, regina di Dallas. La febbre dell'oro nero ha colpito Windsor, con la notizia che la sovrana ha dato il suo assenso a una trivellazione esplorativa proprio sotto casa sua, a trenta metri dalle mura del celebre castello, in quello che ò di fatto il suo giardino privato. La sotto c'è petrolio, dicono gli esperti: 100 milioni di barili, per un valore di circa 2500 miliardi di lire. E a nulla valgono le accorate proteste del sindaco di Windsor, Dennis Outwin, che già immagina tralicci e oleodotti fra i dolci prati del Berkshire: in queste cose la regina è davvero sovrana, non c'è commissione edilizia che possa tenerle testa. Peggio, il ministero dell'Ambiente - l'unico con qualche potere - si è detto d'accordo. Che ci sia petrolio sotto il castello di Windsor, a una profondità di circa 300 metri, non è una scoperta: se ne era già parlato l'anno scorso. Di nuovo c'è il fatto che il giacimento, sebbene piccolo, sia giudicato abbastanza consistente da giustificare lo sfruttamento commerciale. S'è pensato che la regina avesse dato il proprio assenso per raggranellare altri soldi in vista del restauro del maniero, gravemente danneggiato dall'incendio di due anni fa; ma non è così. Buckingham Palace, confermando la notizia della trivellazione, nega che la sovrana possa intascare più che una commissione per il «disturbo» e l'uso delle terre. 11 resto andrà ai petrolieri e, soprattutto, al Tesoro. La regina e i suoi capolavori d'arte avvolti dal tanfo di petrolio? «Non ci sarà più odore che in qualsiasi garage», ribatte con disarmante semplicità Desmond Oswald, il geologo canadese che ha scoperto il giacimento e che, con la sua compagnia Canuk Explorations, darà il via fra breve alla trivellazione. «Una cosa terribile per il castello e per il grande parco di Windsor», si lamenta invece il sindaco Outwin: «Sono due monumenti nazionali, che finiranno per essere trasformati in una seconda Dallas». L'uomo è scioccato: «Questa volta la regina, che ammiro grandemente e che non ha mai commesso un passo falso da quando è salita sul trono, ha fatto un grave errore, oppure è stata male consigliata». In realtà, spiegano i tecnici, nessuno riuscirà neppure a vedere questo campo petrolifero. La trivella è di dimensioni tal- mente ridotte da trovare facilmente posto su un camion. Il lavoro durerà non più di sei settimane; e al termine, se i risultati confermeranno la validità del giacimento, il piccolo pozzo esplorativo sarà tappato e più nessuno, a Windsor, vedrà i petrolieri. Se ne andranno, infatti, a una distanza di circa tre chilometri; da dove, con una nuova tecnica di perforazione trasversale, raggiungeranno la falda giurassica dove è racchiuso l'oro nero. Trivelle e tubature lontane dall'occhio dei turisti e dal¬ le bellezze di Windsor, insomma, come è già stato fatto nella baia di Poole per non guastare il panorama di quel tratto di mare; e non ci sarà più neppure quel «profumino di garage» che gli Ewing e i Barnes di televisiva memoria si portavano addosso. Le reazioni degli abitanti di Windsor, come c'era da aspettarsi, non sono molto favorevoli. «Con tutti i soldi che ha già, non aveva bisogno anche di questo», ha tagliato corto un anziano pensionato, impervio al fatto che Elisabetta vedrà ben poche sterline per il «suo» petrolio. Ma Oswald non molla: dal 1990 spende circa tre milioni di lire l'anno per rinnovare la licenza per le ricerche nella zona di cento chilometri quadrati che comprende Windsor. Ha fiutato petrolio e, come un segugio di razza, non lascia la traccia. Se il petrolio è molto, spiega, sarebbe anche possibile costruire un oleodotto di cinquanta o sessanta chilometri, pur di proteggere l'ambiente in quella che è indubbiamente una delle più belle zone dell'Inghilterra. Tutte storie, tagliono corto quelli di Greenpeace. «La puzza invaderebbe tutta la zona», afferma Paul Horsfield. Non solo: ci vorrebbero costruzioni per gli impianti d'estrazione, alloggiamenti per il personale sempre presente, tubature d'ogni genere. Il traffico e il rumore aumenterebbero: «Non ci sarebbe più pace». E' proprio il timore delj sindaco Outwin: un ammiratore che, per l'oro nero, Elisabetta ha; perso. Fabio Galvano Insorge il sindaco «Farete scempio di uno dei più bei parchi d'Inghilterra» Dall'affare da 2500 miliardi una quota anche alla Corona La regina Elisabetta di Inghilterra ha dato via libera ai lavori di trivellazione Il castello reale di Windsor Intorno alle sue mura potrebbe sorgere una piccola Dallas Gli ambientalisti inglesi si sono schierati contro la Casa Reale

Luoghi citati: Dallas, Inghilterra, Londra