Bimbo salva il papà killer dal suicidio di R. A.

Vicino a Milano Vicino a Milano Bimbo salva il papà killer dal suicidio MILANO. «Poverina. Da due anni, cioè da quando si era trasferita con la famiglia nella villetta a schiera comperata qui a Calvignasco, non aveva più pace. Era continuamente accusata di inesistenti tradimenti del marito e in più di un'occasione i litigi hanno richiesto l'intervento dei vicini di casa per evitare che le liti degenerassero». Non erano del tutto sorpresi, ieri, gli abitanti di via Oreste Morandi, strada in aperta campagna a Bettola di Calvignasco, un centro agricolo alle porte di Milano. Dante Casalino, 43 anni, impiegato in un'azienda di Milano, ha ucciso la moglie Rosina Italiano, 36 anni, colpendola ripetutamente con un mattarcllo alla testa. Poi l'uxoricida, rimandato a letto il figlio di sei anni, Giuseppe, svegliato dalle invocazioni di aiuto della madre, dicendogli che non era successo nulla, ha aperto il rubinetto del gas per togliersi la vita e far morire insieme con lui anche il bambino. Questa seconda tragedia è stata evitata in extremis proprio da Giuseppe: risvegliatosi poco dopo, il bambino è sceso al primo piano e ha scoperto i corpi dei genitori, la madre ormai morta in salotto, il padre agonizzante in cucina. Benché sotto choc, il piccolo ha raggiunto una villetta vicina c ha dato l'allarme. L'uxoricida è stato trasportato all'ospedale di Casorate, dove è ricoverato in gravi condizioni. Nel frattempo la salma di Rosina Italiano per ordino del magistrato che coordina le indagini, il sostituto procuratore della Repubblica di Milano Margherita Taddei, è stato trasferito all'obitorio di Rosate in attesa che sia sottoposto ad autopsia. Sembra comunque che la donna sia morta per sfondamento del cranio provocato da un mattarello che è stato recuperato dai carabinieri della stazione di Rosate. Secondo quanto riferito dai militari, all'origine del delitto ci sarebbe la gelosia di Casalini, che da tempo sospettava una relazione extraconiugale della moglie e la accusava di tradirlo soprattutto durante le ore che prestava come inserviente in un motel di Milano. Ma secondo i carabinieri i timori del marito sarebbero stati infondati. Le assicurazioni dei parenti, dei vicini di casa e dello stesso figlio che alle domande del padre spesso ripeteva che la mamma non era mai uscita e non aveva parlato con nessuno, Dante Casalino probabilmente non ha mai dato peso e ieri mattina dopo l'ennesimo litigio l'ha colpita con il mattarello, dopo averla inseguita. Quindi ha tentato il suicidio con il gas. Per fortuna i carabinieri non hanno suonato il campanello, perché altrimenti la casa sarebbe esplosa e avrebbe coinvolto nel crollo le due villette a schiera attigue a quella dove abitava la famiglia Casalino. In serata il giudice ha disposto che il piccolo Giuseppe venga affidato a un parente che risiede a Milano. [r. a.]

Persone citate: Casalini, Casalino, Dante Casalino, Margherita Taddei, Rosina Italiano