La Francia resta un tabù
A Digione 5' di follia rovinano tutto: si arrabbia il et Coste RUGBY A Digione 5' di follia rovinano tutto: si arrabbia il et Coste La Francia resta un tabù Azzurri rimontati nelfinale, 45° ko DIGIONE DAL NOSTRO INVIATO E' durata 38 minuti l'illusione della nazionale italiana di vincere la prima partita della sua storia in Francia. E sono stati minuti di rugby intenso, vero, duro, combattuto e soprattutto con il pubblico francese in piedi ad applaudire il gioco degli italiani, il riconoscimento più bello. Poi, come spesso accade negli incontri tra azzurri e transalpini, ecco arrivare quei 5' di vera, autentica e straordinaria follia, che ti fanno buttare alle ortiche una vittoria e consegnano il successo agli avversari (14-9) su un piatto d'argento. Peccato, perché gli azzurri si sono lasciati sfuggire per un nonnulla l'occasione di firmare una pagina storica contro una delle migliori formazioni di Francia. Che di avversari veri si trattasse non ci sono dubbi, visto la sonora arrabbiatura del et francese Boffeli al termine del 1° tempo. I «galletti» schieravano 10 uomini che formano l'ossatura del team che gioca il «5 Nazioni»: dal capitano Tordo a Penaud, per preseguire con Techoueyres, Courbeille, BernatSalles, Seigne, Armary, Deslandes, Mazas (autore di 9 punti) e il colosso Merle. Dieci fantastici uomini che hanno faticato molto contro l'armata azzurra che ha avuto gli uomini migliori in Bordon, Francescato, Giacheri, Gardner e soprattutto nel «cecchino» Troiani, autore di tutte le marcature italiane su calci piazzati da notevoli distanze. La fotografia della partita ò semplice: primi 20' di marca francese, finale del 1° tempo e mezz'ora della ripresa tutta italiana (con una meta-fantasma realizzata in mischia dal nostro Gardner ma purtroppo non vista dall'arbitro) e finale possente con rimonta locale. Purtroppo le statistiche ricorderanno solo il risultato e questo dice che per l'Italia è il 45° ko in 47 incontri e il match di Treviso dello scorso anno rimane il nostro unico acuto. Certo, alla vigilia un risultato simile l'avremmo sottoscritto tutti, soprattutto perché più che una formazione quella transalpina sembrava una «spedizione punitiva» nei nostri confronti. A conti fatti rimane l'amarezza ma anche una certezza: questa Italia cresce ad ogni incontro, i giocatori sono maturi per il salto di qualità e dimostrano di aver assimilato bene gli insegnamenti di Coste. Ma soprattutto cresce la credibilità del nostro rugby, gli applausi del pubblico (un riconoscimento che mai i francesi ci avevano accordato) sono un segno di un'inversione di tendenza, al punto che probabilmente per i prossimi match la Francia si vedrà costretta a schierare la Supernazionale al completo, tanto per evitare guai... E ci spiace che l'unico veramente arrabbiato fosse, a fine gara, proprio il et azzurro, George Coste, che non ha lesinato critiche ad alcuni azzurri, rei di aver giocato solo al 50 per cento delle proprie possibilità e di essere fisicamente «scarichi» nel finale di partita: «E' inutile stare con la testa bassa negli spogliatoi, scusarsi per come sono andate le cose. E' in campo che devono imparare a comportarsi da atleti, nello scontro uomo contro uomo, nelle mischie. Piangere dopo non serve». Un discorso duro quello di Coste, ma bisogna capirlo: lui è francese, tiene casa tra i Pirenei. Se perdere non piace a nessuno, a un tipo come lui la sconfitta, arrivata quando assaporavi il gusto della grande vittoria, diventa addirittura insopportabile. Enrico Biondi Francia A-Italia 14-9 (8-9) Francia: Penaud; Bernat-Salles; Techoueyres, P. Carbonneau, Courbeille, Techoueyres; Mazas, . Cazalbou; Dispagne, Hallinger, Costes, Merle, Desiandosi Seigne, Tordo, Armary. Ali. Boffeli e Vivies. Italia: Vaccari; Platania, Bordon, I. Francescato, Mar. Cuttitta; Troiani, Troncon, Checchinato, Gardner, Arancio; Giacheri, Favaro; Dal Sie, M. Alfonsetti, Mas. Cuttitta. Ali. Coste. Arbitro: Megson (Scozia). Marcatori: 6' Mazas (drop), 8' Techoueyres (meta n.t.), 20' Troiani (calcio piazzato), 23' Troiani (cp), 32' Troiani (cp); st Mazas 31' (cp), Mazas 37' (drop).
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