«Mi son detto: svegliati» di C. Co.
«Mi son detto: svegliati» «Mi son detto: svegliati» Così Alberto è andato all'attacco TIGNES. «Ringrazio i giornalisti perché mi caricano» ha detto Tomba dopo il trionfo. E il bello, o lo strano, era che parlava sul serio. Forse ha deciso di combattere in questo modo lo stress, prendendo le cose con più calma, deciso a vincere le sue battaglie sulla neve e non nelle conferenze stampa. Alberto sembra cambiato, in meglio, si capisce, ma bisogna dire che le vittorie aiutano parecchio, specie se ottenute con la sicurezza di ieri. Tutti gli avversari domati, schiantati: una giornata trionfale. Fogdoe e Tritscher, allineati come soldatini, gli hanno persino dato ragione sugli errori del tracciatore della prima manche, il che significava, in un certo senso, riconoscere oltre il valore anche il prestigio del campione. E lui, contento della solidarietà dei suoi avversari, ha spiegato perché ha deciso, a differenza del gigante, di buttarsi subito fra i pali, o la va o la spacca. La va. «Ho pensato che tutti sarebbero scesi a balla fin dalla prima gara, fin dalla prima manche: e allora mi sono detto che dovevo svegliarmi». La sveglia, in realtà, l'ha data agli altri. Non c'è mai stato, durante e fra le due manche, un attimo di incertezza o di dubbio. Tritscher ha compiuto una grande impresa, c'erano ansia e tensione nel team di Alberto. Ma Tomba, parlando via radio con D'Urbano prima della discesa decisiva, non ha mancato di lanciare un'assicurazione che era insieme una battuta. «Tranquilli, ragazzi: fate i bravi che il vecchio arriva». E' arrivato, eccome, e adesso è persino primo in Coppa. «Ma alla grande sfera di cristallo non penso. E' inutile essere al comando a Natale perché a gennaio ci sono le combinate. Il mio obiettivo, lo voglio ribadire, sono i Mondiali. Devo affrontare le gare una alla volta, giorno per giorno». La qual cosa, per la verità, non è così semplice come può sembrare. Viste le condizioni del tempo, sempre più bizzoso, la situazione è assai più complicata e i padroni del circo non sono al momento in grado di fissare il calendario non diciamo della Coppa, ma nemmeno della settimana prossima. Oggi si deciderà se la Val Badia è in grado di organizzare il gigante di domenica, come sembra possibile, se non proprio probabile. In caso contrario le supposizioni si sprecano e vanno da un supcrG qui a Tignes o in Val d'Isère, a un gigante a Sestriere. Sembra escluso un programma che comprenda una libera, visto che in nessuna località europea esiste una pista che offra a sufficienza neve e misure di sicurezza. Specie dopo l'autaut della Fis che richiede la firma liberatoria in cambio della licenza di correre. Gli slalomisti non hanno fatto storie, ma da parte dei discesisti si prevede maggior resistenza. [c. co.]
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