Hubner spinge in alto il Cesena

r SERIE B La squadra di Bolchi sola all'inseguimento del Piacenza, in un turno ricco di pareggi e povero di gol (nove) Hubner spinge in alio il Cesena Doppietta del bomber romagnolo contro l'Udinese CESENA. E' la giornata dei pareggi. La cadetteria consuma il tredicesimo turno all'insegna della divisione della posta in palio e della scarsa efficacia delle prime linee. Solo nove gol segnati: un record negativo. Vincono tre squadre, una si tira fuori dalla zona retrocessione (l'Acireale, battendo un Venezia sempre più disarmante), la seconda, il Perugia, regolando col minimo scarto il Pescara e infine il Cesena. La squadra di Bolchi fa sul serio. Ha approfittato delle due partite casalinghe consecutive per riagguantare la seconda posizione in classifica, persa quindici giorni fa. E l'ha fatto con l'Udinese, non certo l'ultima arrivata. Domenica i friulani avevano battuto a domicilio il Venezia, inaugurando nel migliore dei modi la nuova gestione tecnica di Galeone. Erano giunti in Romagna per ripetersi, ma si sono trovati di fronte un Cesena concreto, grintoso, creato su misura da Maciste Bolchi. Ne è nata una partita coi fiocchi, ricca di capovolgimenti di fronte, con almeno una decina di occasioni da rete clamorose, soprattutto di parte bianconera, sprecate banalmente. Molte le assenze. Da una parte Bolchi deve fare a meno di Leoni, Piraccini, Aloisi, Del Bianco. Deve mandare in campo le giovani leve, gente del '77, diciassettenni che non tradiscono le attese. Sarà proprio uno di loro, Ambrosini, a risultare il migliore in campo. Ma bene hanno giocato anche due altri esordienti in serie B, Sadotti, lungo centrale di scuola Milan e Farabegoli, frutto del vivaio locale. Parte al gran galoppo il Cesena. Anzi non c'è tempo di sedersi che Hubner colpisce. Calcio di avvio di Ambrosini che lancia Romano sulla destra, pronto cross del mediano per la testa di Hubner che gela Battistini. Sono passati appena 13 secondi, pare l'inizio di una goleada. Invece l'Udinese reagisce. Desideri approfitta della libertà che Bolchi gli concede e inizia a impostare per Pizzi e Marino. Non passano sette minuti che il pareggio è fatto. Desideri lancia sulla fascia Marino, Scugugia è tagliato fuo¬ ri, l'attaccante si invola verso Biato e lo batte in uscita. Tocca ancora a Hubner ripristinare il vantaggio per il Cesena. Ambrosini recupera palla a centro campo, serve il «bisonte» al limite dell'area, tiro secco a fil di palo e Battistini è battuto ancora una volta. A questo punto l'Udinese si getta in avanti, mette spesso in difficoltà la retroguardia cesenate, ma deve anche subire il contropiede. In rapida succes¬ sione Hubner e due volte Scarafoni si trovano davanti al portiere ospite, ma falliscono banalmente. Al termine del primo tempo Battistini e Scarafoni si scontrano ed entrambi si infortunano (per Scarafoni si parla di distorsione al ginocchio). Per venti minuti del secondo tempo l'Udinese mette in grosse difficoltà il Cesena, la cui difesa si salva con grosso affanno. Ma continuano anche a ripetersi le occasioni ghiotte a favore degli avanti bianconeri (almeno cinque), tutte puntualmente fallite. Il fischio finale di Cardona è un sollievo per Bolchi che saluta il secondo posto e la convinzione di poter sino in fondo recitare un ruolo da protagonista in campionato. Per Galeone invece è uno stop grave contro una diretta concorrente nella lotta di vertice, ma c'è tempo per recuperare. Daniele Zandoli

Luoghi citati: Cesena, Romagna