Wagner Scala alla prova di Armando Caruso

Ieri la generale di «Walkiria» con Domingo-Muti. Debutto il 7 Ieri la generale di «Walkiria» con Domingo-Muti. Debutto il 7 Wagner, Scala alla prova // riscatto dopo cent'anni di fischi? Esaurito: poltrone a 1 milione e mezzo MILANO. Placido Domingo e Riccardo Muti ripercorrono il pensiero e la carriera dei grandi: e affrontano (no, studiano, come preferisce il maestro) Richard Wagner, l'unica vera grande espressione del mondo mitologico-letterario e musicale europeo. Scongiurato il pericolo dello sciopero, la Scala apre a Sant'Ambrogio con Wagner e lancia una sfida: ai cent'anni di insuccessi di quest'opera prima giornata della Trilogia dell'((Anello del Nibelungo», che comprende il prologo «L'oro del Reno»; la «Walkiria», appunto, «Sigfrido» e «Il crepuscolo degli Dei». E che gli Dei siano clementi questa volta con la Scala e con Domingo & C. Anche gli Dei però vogliono essere amati e se «Walkiria», venisse rappresentata nelle amatissime (da Wagner) Torino o Palermo, si potrebbe essere sicuri che sarebbe un'accoglienza con i fiocchi. Milano non ama Wagner o almeno forse non l'amava. Il difficile rapporto però potrebbe rivelarsi meno infelice mercoledì sera, quando il sipario si aprirà su questo immenso affresco magico in cui lo spirito della musica si unisce a quello della poesia. Chissà, forse saranno proprio i due grandi protagonisti Muti Domingo a far da parafulmine all'ira degli Dei. Ieri sera la prova generale (lo spettacolo dura cinque ore) è andata bene. I due artisti si ritrovano in un momento felice della loro maturità artistica: non si dimentichi che il tenore spagnolo (da 14 anni calca le scene anche come direttore d'orchestra) è oggi il vero Heldentenor wagneriano, capace di sfoggiare nei registri grave e centrale la ricchezza della sua voce drammatica, cui si aggiunge una sapienza scenica oggi senza eguali. Un tenore-musicista completo, che non si lascia condizionare da alcun direttore e che proprio in Muti, trascinatore di un Wagner «che vuole essere suonato con totale abbandono» troverà il suo ideale ispiratore. Ma perché «Walkiria» non è mai stata amata dai milanesi, sin dal suo apparire il 26 dicembre 1893, né con essa si sono riconciliati nella replica diretta da Toscanini, né tanto meno nella sua ultima edizione, che risale comunque a vent'anni fa? Forse perché Milano ama più Verdi e questo amore non vuole tradire, ma forse anche perché Wagner non è familiare. Dice Domingo: «Ci vorrebbero i sottotitoli, che ormai mancano soltanto alla Scala ed a Vienna. Al Metropolitan nella prossima stagione per Wagner i sottotitoli scorreranno addirittura nelle poltrone di fronte». Ma alla Scala avranno il coraggio di introdurre questo «marchingegno»? Vedremo. A Torino, per esempio, si fa già e il direttore artistico Carlo Majer è addirittura intenzionato a introdurli per le opere italiane «perché non sempre, purtroppo, il canto è comprensibile a tutti e non tutti conoscono il testo delle opere». Placido Domingo, che torna a cantare in Italia dopo le serate trionfali estive all'Arena, festeggia le sue nozze d'argento anche con La Scala e in un ruolo che fa tremare le vene ai polsi dei pochi tenori ormai in grado di interpretare la parte di Siegmund. Quanto guadagnerà il tenore spagnolo alla Scala? Nessuno può dirlo veramente, ma Domingo ha detto che «con l'opera non si guadagna molto. Al Metropolitan soltanto 15 mila dollari. Una tariffa uguale per tutti i «grandi» e per determinati ruoli, mentre si guadagna meglio in Spagna e Germania. Perché non è tornato prima alla Scala? Perché in Italia non si possono fare programmazioni a lungo termine e lui è ((prenotato» in tutto il mondo con largo anticipo. Tra gli invitati i presidenti di Camera e Senato, Pivetti e Scognamiglio, il prefetto Enzo Rossano e il sindaco Formentini. Si attende anche il presidente del Consiglio, Berlusconi. Il cast di Walkiria si completa con Waltraud Meier (Sieglinde, protagonista dell'opera), Gabriele Schnaut (Brunilde), Monte Pederson (Wotan). Regìa di André Engel, scene di costumi di Nicky Rieti. Poltronissime da 1 milione e mezzo, nonostante la crisi, sino alle 300 mila lire in galleria. Repliche 10-13-16-18-20-23-28-30 dicembre. Armando Caruso Cinque ore di bella musica e in scena una grandissima wagneriana: Waltraud Meier nel ruolo di Sieglinde