« Galera ai clandestini »

8 Gli svizzeri danno nuovi poteri alla polizia « Galera ai clandestini » Berna, plebiscito antistranieri BERNA NOSTRO SERVIZIO In fondo i difensori del diritto d'asilo in Svizzera si aspettavano una sconfitta dal referendum di domenica, ma non certo nelle dimensioni decretate dal popolo. Infatti oltre il 72% degli elvetici ha detto sì alle misure coercitive proposte dal governo per gli stranieri che da domani si avventureranno nella Confederazione senza un regolare permesso di soggiorno. Nessun Cantone ha fatto eccezione, dai grandi, come Berna e Basilea, fino a quelli rurali più piccoli, si è registrato un coro di consensi. D'altronde dietro al «Palazzo» questa volta c'erano proprio tutti, persino la Chiesa e gli Evangelici. Alle urne, contrariamente al solito, si è recata un'alta percentuale di elvetici: il 43,7% in Svizzera è quasi un record. Particolarmente atteso era il responso di Zurigo. Qui il grave problema dello spaccio di droga per le strade e i ripetuti atti di violenza nel quartiere del Letten hanno scatenato la caccia allo straniero spacciatore. I cittadini sono arrivati a propor¬ re un corpo di guardie private con cani addestrati per riportare la legge in città. Non è quindi un caso se proprio nella capitale economica della Svizzera ben ]'80,6% ha accettato con gioia l'idea del ministro della Giustizia, Arnold Roller, di tenere in prigione, in attesa di espatriarli, gli stranieri senza documenti. Come sempre i Cantoni più aperti si sono rivelati quelli della Svizzera romanda. Qui addirittura il partito democristiano e quello liberale, che a livello nazionale sono schierati con il governo, si sono dissociati chiedendo ai propri elettori di votare contro. Così a Ginevra c'è stato un testa a testa tra i sì e i no: 52,3% i primi, 47,7 per cento i secondi. Anche i cittadini del Giura hanno manifestato qualche perplessità nei confronti della nuova legge (43,4% di no), ma per l'appunto si è trattato di pochi Cantoni isolati, la cui storia è caratterizzata da secoli di grande civiltà. Ad esempio proprio nel Giura gli stranieri hanno diritto di votare e di essere eletti a livello comunale e cantonale. A Berna, dove il 78% si è schierato con il governo, la stessa proposta di estendere i diritti civili agli stranieri con almeno 10 anni di permanenza in Svizzera è stata proprio ieri miseramente bocciata per l'ennesima volta. I commenti a caldo dei due schieramenti contrapposti rispecchiano le diverse anime della Svizzera. Trionfalistiche le parole di Carlo Schmidt, deputato democristiano per l'Appenzello. «Gli elettori - ha dichiarato - hanno espresso un chiaro segnale a favore dello Stato di diritto». E ha continuato: «Grazie a questo voto potremo smascherare ogni abuso del diritto d'asilo dei criminali, che non potranno più beneficiare della copertura umanitaria». Di tutt'altro avviso la socialista Angelina Fankhauser di Basilea, che intende trascinare tutto il governo davanti alla Corte europea di Strasburgo per i diritti dell'uomo. «La colpa della sconfitta - commenta amara - ò del ministro Koller che ha mescolato politica dell'asilo e politica della droga». Donata Belossi Per lo straniero sorpreso senza permesso di soggiorno scatta l'arresto immediato in attesa dell'espulsione Anche la Chiesa si era detta favorevole Una svizzera e un'immigrata in una strada di Zurigo La nuova legge è rigorosa nei confronti dei clandestini ma non tocca i diritti degli stranieri presenti con regolare permesso

Persone citate: Angelina Fankhauser, Arnold Roller, Belossi, Giura, Koller, Schmidt