Il giornale in vendita dal benzinaio di M. Cor.

Chiesa, famiglie affidatane e esperti divisi sul sì del tribunale di Roma Test in 10 città Il giornale in vendila dal benzinaio ROMA. Dal prossimo anno in alcune città d'Italia sarà possibile comprare i giornali anche fuori dalle edicole. Un accordo siglato a Palazzo Chigi tra editori, edicolanti e distributori darà il via alla sperimentazione in alcune località campione. Nel 1995 a Padova, Livorno, San Remo, Latina, Bari, Verona, Forlì, Pesaro, Teramo e Foggia quotidiani e periodici potreanno essere venduti anche da bar, benzinai, tabaccherie, librerie. Il dipartimento per l'informazione e l'editoria della presidenza del Consiglio insieme al ministro del commercio e dell'industria vigileranno sull'andamento della sperimentazione. Soddisfatto Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio: «Che si sia raggiunto un pieno (anche se difficile) accordo delle parti, fino ad oggi impedito da nette contrapposizioni, è un fattore di cooperazione e di intesa all'interno del delicato sistema dell'editoria italiana, che dimostra il convincimento di tutti i soggetti interessati a costruire insieme le condizioni per lo sviluppo nell'immediato futuro». «Un primo passo avanti verso la liberalizzazione dei giornali», è il commento di Giovanni Giovannini, presidente della Federazione Italiana Editori Giornali. «Dopo tanti anni che non si riusciva a fare un passo avanti finalmente si muove qualcosa, anche se ancora solo in via sperimentale. E' la prima volta che abbiamo comprensione dalla controparte». «Speriamo che questo esperimento vada bene - dice ancora Giovannini - che possa essere allargato e che ci si allinei così ai Paesi più progrediti, alla Germania, alla Svizzera, all'Austria, dove tutte queste proibizioni non esistono», [m. cor.]

Persone citate: Gianni Letta, Giovanni Giovannini, Giovannini