«Indovina come si batte l'Aids» Un quiz, e la Cina supera il tabù di Francesco Sisci

«Indovina come si batte l'Aids» Un quiz, e la Cina supera il tabù Concorso sui giornali. Ma i preservativi restano vietati ai «single» «Indovina come si batte l'Aids» Un quiz, e la Cina supera il tabù L'ERA-DENG E IL SESSO OPECHINO UANTO ci vorrà perché Mike Bongiorno venga invitato in Cina a dare lezioni di quiz? Non molto, sembra. Infatti i governami cinesi appaiono convinti che le domande a premio possano essere la vera via all'educazione popolare. Prima hanno lanciato un concoreo suile opere di Deng Xiaoping, su un solo giornale, «Il quotidiano economico» (un po' il nostro «Sole 24 Ore»); visto il successo oggi ripetono l'esperimento su scala molto più vasta contro l'Aids. 50 domande sono state così pubblicate ieri, con grande evidenza, da nove giornali tra cui l'autorevole «Guangming», il quotidiano degli intellettuali, e gli importanti «Notizie legali» e «Giornale dei giovani cinesi». L'obiettivo? Inculcare alcune importanti nozioni di base. Anche in Cina però mancano i soldi dello Stato così il governo ha cercato una sponsorizzazione e l'ha trovata in una joint venture farmaceutica del Sichuan, la «Enwei» di Chengdu. Per ogni domanda si deve scegliere fra tre risposte e dieci fortunati concorrenti che faranno l'en plein otterranno non soldi, ma più modestamente la prestigiosa, quanto misteriosa, «Coppa Enwei». C'è comunque un premio anche per altri 150. Molte le domande sulla natura della malattia, se venga diffusa da batteri o microbi, se ha relazioni con la sifilide olo scolo. Spiccano però domande trabocchetto sui mezzi di contagio. La numero 37 chiede: è un comportamento a rischio: A, usare un rasoio comune; B, usare cosmetici da donna; C, usare posate comuni. Oppure c'è quella che chiede se per evitare il contagio bisogna: A, usare il preservativo; B astenersi dai rapporti sessuali; C, avere normali rapporti sessuali. Ci sono poi anche le domande politiche (non dimenticate dove siamo) come la 40 che chiede in quale anno il Parlamento ha emesso la legge contro la prostituzione; ma poi anche la propaganda commerciale, come la 47, che domanda quale industria produce il medicinale «Jieryang»; A, la ditta Jiwei; B, la ditta Chuanwei; C, la ditta Enwei. Chissà quale sarà la risposta giusta? Di fatto il questionario rompe un enorme tabù sull'Aids che resisteva da anni. Ufficialmente nel Paese ci sono appena 1550 infetti e 43 casi di persone ammalate. Di fatto esperti calcolano circa centomila persone contagiate. Le zo- ne più a rischio sono quelle meridionali, come lo Yunnan, appena a Nord del Triangolo d'oro, dove si produce il 70% dell'oppio del mondo. Qui c'è un crescente problema di consumo di eroina e di eroinomani colpiti da Aids. L'Organizzazione mondiale della sanità ha più volte lanciato l'allarme di un rapido diffondersi della malattia in Cina proprio per i pochi controlli e soprattutto per la scarsa sensibilizzazione della popolazione. Ma proprio qualche giorno fa si segnalava un primo cambiamento di rotta; un medico responsabile della lotta contro l'Aids dichiarava a una agenzia di stampa occidentale che il Paese doveva abbandonare i timori di parlare di sesso, bisognava diffondere l'uso dei preservativi. Di fatto qui i preservativi vengono distribuiti solo alle coppie sposate e il sesso prima del matrimonio è considerato proibito nonostante una ormai una diffusa libertà sessuale fra i giovani delle città. Francesco Sisci La nuova Cina che Deng ha creato si scopre •■infetta» dai problemi del mondo esterno

Persone citate: Deng Xiaoping, Jiwei, Mike Bongiorno

Luoghi citati: Cina