Bari guerriglia in centro

Gli incidenti sono scoppiati alla fine del corteo, forse per un banale litigio stradale Gli incidenti sono scoppiati alla fine del corteo, forse per un banale litigio stradale Bari, guerriglia in centro Gli studenti: la polizia ci ha attaccati BARI. E' bastata una scintilla, un litigio in coda al corteo di oltre diecimila studenti, e la manifestazione - tranquilla fino ad allora - è diventata un inferno. Pietre contro i poliziotti, auto sfasciate. Cassonetti dei rifiuti messi per traverso in strada, la carica degli agenti. Gli scontri sono durati poco meno di un'ora e si sono conclusi con l'occupazione dell'ateneo da parte degli studenti. Secondo la Questura, cinque ragazzi sarebbero rimasti feriti; sei i poliziotti contusi. Gli studenti contestano non solo la «carica immotivata» degli agenti, che hanno picchiato «selvaggiamente» (è il giudizio del deputato Nichi Vendola di Rifondazione comunista, autore di un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno), ma anche le cifre: i ragazzi finiti all'ospedale sarebbero almeno venti. I fatti di ieri potrebbero essere il detonatore di nuove tensioni. Oggi è in programma una manifestazione: partirà dall'ateneo occupato e non sarà autorizzata dalla Questura. Gli studenti hanno deciso così. E c'è, in questa loro mossa, una sfida alla polizia accusata di aver caricato il corteo e scatenato i disordini «in modo gratuito» mentre alcune centinaia di ragazzi «tornavano a gruppetti verso le loro case e l'università soddisfatti per il successo della manifestazione». 1 ragazzi intendono chiedere le dimissioni del questore. Erano le 12,30, ieri, quando è cominciato tutto. Si pensava in un primo momento che all'origine degli scontri vi fosse stata una provocazione da parte dei giovani aderenti ad Alleanza nazionale, davanti alla cui sede, in via Piccinni, nel centro di Bari, il corteo è sfilato. Invece niente, nessuna provocazione. Lo stesso questore Antonio Arrichiello ha smentito queste voci. Tutto sarebbe nato da un incidente assolutamente non politico, uno scambio di insulti per un'auto che, sgommando, aveva tentato - forse soltanto finto - di investire alcuni studenti. C'erano, nella vettura, persone che con la manifestazione non avevano niente a che fare. Non sono state ancora identificate. Sono volati così i primi ceffoni, lo scontro si è allargato a una cinquantina di studenti, gli agenti si sono fatti avanti. Per i ragazzi, qui è cominciata la carica. Fatto sta che, come un'onda, i disordini hanno travolto il corteo che si era ormai sciolto. La vera guerriglia tra studenti e polizia è cominciata qui, nel centro di Bari, in piazza Prefettura. Un gruppo di giovani si è diretto verso l'ateneo e, quando le «Volanti» hanno tentato di bloccarli, è partita la sassaiola. Alcune vetture sono state danneggiate, manifestanti sono stati fermati; uno di essi è stato condotto in questura e poi medicato in ospedale e rilasciato. Le fonti studentesche parlano invece di cinque ragazzi portati in questura ancora sanguinanti. Insomma la tensione si misura anche in questa sfida dei numeri. Ora il quartier generale della protesta, organizzata da Movimento studentesco, centro sociale «Fucine meridionali», Movimento disoccupati auto-organizzati e Unione sindacale italiana, è l'ateneo, dove oggi si ricomincia. Intanto sull'operato della polizia una seconda interrogazione è stata presentata da Nicola Magrone, deputato progressista con un passato di coraggioso magistrato anticosche, il quale ha chiesto al ministro dell'Interno Maroni quali saranno le iniziative del governo per garantire agli studenti la prosecuzione delle lotte democratiche. Sandro Tarantino A sinistra un momento del corteo di Bologna A destra la protesta degli studenti genovesi

Persone citate: Antonio Arrichiello, Maroni, Nichi Vendola, Nicola Magrone, Sandro Tarantino

Luoghi citati: Bari, Bologna