EDITORE CONDANNATO

Nell'album delle figurine c'era una truffa EDITORE CONDANNATO Nell'album delle figurine c'era una truffa ALESSANDRIA. L'album delle figurine non era mai completo: ne mancava sempre una, la numero 4, indispensabile per vincere il primo premio, una bicicletta mountain bike. Un altro caso tipo «Feroce Saladino», la rarissima figurina che fece impazzire i ragazzini degli Anni Trenta? No, più semplicemente una truffa. Questa volta la figurina non è mai stata stampata, l'album «La Caccia al Tesoro» - edito dal «Centro Pack Dea per il confezionamento di figurine e affini», con sede in via Anfitrione a Milano - non poteva essere completato. E ieri il titolare della casa editrice, Renzo Benito Menardo, 58 anni, è stato processato in tribunale e condannato (anche se irreperibile) a un anno e mezzo di reclusione per truffa aggravata, senza condizionale poiché ha precedenti penali. Il processo si è celebrato in città in quanto, a fronte delle centinaia di truffati in varie parti d'Italia, è stato un operaio alessandrino, Renato Demartino, a presentare querela contro l'editore. Demartino, due anni fa, aveva notato che sull'album di figurine che la figlia acquistava in tabaccheria c'era un singolare avviso: «In caso di non completamento dell'album, per evitare inutili spese postali non chiedere alla casa editrice la figurina mancante data la limitata quantità di quelle necessarie per completare l'album». [e. e]

Persone citate: Demartino, Renato Demartino, Renzo Benito Menardo, Saladino

Luoghi citati: Alessandria, Italia, Milano