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Strangolato un bambino di sei anni Strangolato un bambino di sei anni Inghilterra, è tornato l'incubo dei baby-killer Testimoni hanno visto la vittima allontanarsi insieme con 5 coetanei LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'Inghilterra rivive le ore drammatiche del «caso Bulger». Un bambino di sei anni, scomparso in un sobborgo di Peterborough, è stato ritrovato nudo e strangolato a poche centinaia di metri da casa, dietro alcuni arbusti; e la polizia sta cercando altri cinque bambini, tutti fra i 6 e gli 11 anni, che la sera della sua scomparsa erano stati visti con lui davanti ad alcuni negozi. Nessuno si sente, ovviamente, di puntare il dito contro quei possibili assassini in erba; ma il ricordo di James Bulger è troppo recente perché quell'amara eventualità possa essere ignorata. Nel febbraio dell'anno scorso Jamie, di due anni e mezzo, fu rapito sotto gli occhi delle telecamere di un supermercato e ucciso a sassate e a colpi di spranga prima di essere messo sui binari dei treno. Due bambini di dieci anni, Robert Thompson e Jon Venables, sono stati condannati nel novembre scorso a una detenzione «al piacere di Sua Maestà»; forse per sempre, se non cambieranno. La nuova vittima si chiama Rikki Neave, ed è una di quelle disgraziate figure di una società inglese in cui le famiglie rotte e disgregate non si contano più. Viveva con la madre Ruth, di 26 anni, e la sorellina Sheradine; ed era già, nonostante la tenerissima età, un discolo. Abbandonato a se stesso, marinava regolarmente la scuola e frequentava ragazzi più grandi di lui, che lo educavano all'arte delle prime bravate. E per questo nessuno, a scuola, si è meravigliato più di tanto quando Rikki non s'è presentato in classe lunedì mattina: «Sovente era assente», ha spiegato un'insegnante. La madre lo aveva salutato sulla porta di casa, senza neppure pensare che a quell'età un bambino sia da accompagnare a scuola; e soltanto alle sei di sera, non vedendolo tornare, ha dato l'allarme. In quel momento Rikki era ancora vivo. Proprio fra le 18 e le 18,30 un conoscente lo aveva visto. In compagnia dei cinque sconosciuti ragazzi, che potrebbero risultare i suoi carnefici. Anzi, gli aveva parlato: poche parole, ma abbastanza da capire che Rikki conosceva bene i suoi compagni e non era in nessun modo allarmato. Resta un mistero di questa Inghilterra, per molti versi così civile e per altri così assente e irresponsabile, il fatto che un adulto non si domandi che cosa faccia un bambino di sei anni solo e lontano da casa quando ò già notte. Proprio come nel caso Bulger, quando numerose persone videro la vittima andare verso la morte in compagnia dei suoi due giovanissimi assassini. Soltanto l'indomani, martedì, il cadaverino sarebbe stato ritrovato: percosso, ma senza segni di violenza sessuale. «Per ora le nostre indagini non sono rivolte in alcuna direzione precisa», ha dichiarato ieri l'ispettore George Collings, della polizia del Cambridgeshire, che dirige le indagini: «Dobbiamo esaminare ogni possibile scenario, anche se nostro impegno prioritario è rintracciare i cinque ragazzi con cui Rikki era stato visto lunedì sera. Se non altro, possono darci importanti informazioni sui suoi movimenti in quelle ultime ore. Qualcuno deve sapere che cosa è accaduto e chi è l'assassino». Ieri è ricomparso sulla scena anche Trevor Harvey, 33 anni: il padre che a quel figlio non aveva dato neppure il nome ma che ora lo definisce «il miglior bambino del mondo». E sono ricomparse nelle strade di Welland, il sobborgo in cui si è scritta questa crudele pagina di cronaca inglese, schiere di mamme che riscoprono quanto siano vulnerabili i loro figli, e che li accompagnano a scuola nel timore che l'assassino - un maniaco, se non un altro mostro in erba - possa colpire ancora. La polizia, nella nebbia, cerca i vestiti di Rikki e qualsiasi indizio. E forse le risposte sono in un'aula scolastica. Fabio Galvano