E' Bobo Maroni il «Forrest Gump» d'Italia di Raffaella Silipo

cinema e politica Trecento psicologi eleggono per il mensile «Class» gli emuli di Tom Hanks, ingenuo di successo E' Bobo Maroni il «Forrest Gump» d'Italia 77 ministro scelto perché «crede nella vita e nel buon senso» cinema e politica FORREST Gump sono io». Fanno a gara, i nuovi politici, ad autoeleggersi emuli di Tom Hanks, magistrale «idiot savant» nel film di Robert Zemeckis, destinato a brillante carriera nonostante l'ingenuità. «Forrest Gump sono io» dice il forzitaliano Alessandro Meluzzi, «tenace, genuino e non assillato dalla competitività». «Forrest Gump è Antonio Guidi», sostiene Sandro Paternostro. «Con la tenacia ha combattuto i suoi handicap». Sembrano lontani anni luce i tempi in cui l'italiano voleva soprattutto essere «furbo», in cui si teorizzava che era meglio un disonesto in gamba di un bravo scemotto: oggi «vince» l'immagine ingenua e idealista, e già i sociologi decretano la mone dello yuppismo a tutto vantaggio del gumpismo. Per fare un po' d'ordine nella categoria e separare i finti Forrest Gump dai veri, 320 psicologi della Federazione Italiana hanno analizzato per il mensile «Class» il profilo del personaggio e votato i corrispondenti italiani. Corredandoli con gustosi fotomontaggi al computer, compreso taglio di capelli «alla Gump». E così si scopre che in politica Forrest Gump è leghista. Primo in classifica è infatti Roberto Maroni, ministro dell'Interno, con 138 voti. Motivazione? «Crede nella vita e nel buon senso. Dice quel che pensa e pensa quel che dice». Al secondo posto, con 75 voti, un altro rappresentante del Carroccio, Vito Gnutti, ministEO dell'Industria, «ha trasferito il fiuto imprenditoriale in politica, ma con misura e con la faccia pulita». Rosy Bindi, terza con 53 voti, tiene alta la bandiera dell'innocenza per il ppi e per le donne. «La sua fede nella causa sociale - argomenta «Class» - è a dir poco disarmante. Col suo fagottino di ferree convinzioni si spezza ma non si piega». Chissà se gli farà piacere, ma per ì& categoria «giornalisti», al primo posto si piazza Enzo Biagi, con 116 voti «E' uno degli ultimi spiriti puri del mestiere». Qualche voto anche ad Antonio Di Bella del Tg3. Per «serietà, onestà, correttezza», ma più, forse, per il «physique du ròle». Fisicamente, però, la vera reincarnazione italiana di Forrest Gump è Fabrizio Frizzi, 110 voti per la categoria tv: «Ride sempre anche quando sembra serio. Ha la faccia buona dell'Italia che lavora». A ruota Maurizio Mosca, 91 voti: «Dice ciò che pensa senza peli sulla lingua, non teme i potenti». Nel mondo dell'imprenditoria si piazzano bene Luciano Benetton (90 voti) «una genialità dettata (a volte) anche dall'incoscienza», Luca Corderò di Montezemolo (88 voti) «Il suo pregio-difetto? Non avere il famoso pelo sullo stomaco» e Giorgio Gori (81 voti), direttore di Canale 5: «l'assenza di arroganza che potrebbe portarlo ancora molto lontano». E Silvio Berlusconi? Vera Slepoj, presidentessa della Federazione Psicologi, spiega a «Class» le due anime del premier. Una economica, «tipica degli Anni 80, che ha costruito a tavolino il suo successo, dunque lontanissima dal gumpismo». L'anima politica invece è gumpista, «perché vuole essere utile e fare qualcosa per tutti». Mentre non è «Gump» Gianfranco Fini, «sottile stratega e animale politico. O Vittorio Sgarbi, che manifesta sempre il suo bisogno d'esserci e di comparire». Ma stiano tranquilli, i furbi d'Italia: a cercarlo bene, c'è un Forrest Gump in ognuno di noi. Raffaella Silipo Il ministro Maroni jnel fotomontaggio di «Class» Il ministro dell'Industria Gnutti Fabrizio Frizzi ha il physique du ròle di Forrest Gump

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