Il privato è in linea
Il privato è in linea Il privato è in linea Svolta in pochi mesi, tariffe libere ROMA. La liberalizzazione del radiomobile è ormai una realtà. L'iter, avviato con il bando di gara del dicembre scorso, si è concluso oggi con la decisione del Consiglio dei ministri che ha approvato la convenzione per la concessione del «gsm» dando il via ad una svolta storica nel mondo delle telecomunicazioni. Per la prima volta un privato, il consorzio Omnitel-Pronto Italia, diventa un gestore di tic, sia pure in telefonini e sulla banda dei 900 megahertz. Un bando di gara conclusosi il 28 marzo con la vittoria del consorzio guidato dalla Olivetti che, all'unanimità e con oltre 118 punti di vantaggio, si aggiudicava, in concorrenza con il consorzio Unitel, il diritto di divenire il secondo gestore del radiomobile. Oggi l'assegnazione della concessione, le cui condizioni tecnico-economiche sono uguali sia per Telecom che per Opi. Le due società oltre al gsm potranno offrire una serie di servizi a valore aggiunto: dalla posta elettronica al servizio di trasmissione e banca dati, per le quali, peraltro, è richiesta una contabilità separata nonché strutture diverse per garantire trasparenza ai servizi svolti. Telecom, o meglio la futura società dei telefonini del gruppo pubblico, e Opi pagheranno uguali prezzi per l'accesso e l'utilizzo della rete telefonica: uguali anche i prezzi del canone di abbonamento per ogni linea di accesso. Il punto di riferimento è il costo fissato per l'utenza affari sia pure con un forte sconto. Una grossa riduzione, rispetto alle tariffe ufficiali, e differenziata, a seconda che si tratti di chiamate in ambito urbano o interurbano, è prevista invece per i collegamenti diretti. Le norme del bando prevedono che al momento del rilascio della concessione Omnitel-Pronto Italia paghi una sorta di tassa di ingresso di circa 750 miliardi. E che entro 18 mesi, Omnitel-Pronto Italia sia in grado di offrire il servizio in almeno il 40 per cento del territorio, nonché nella totalità dei capoluoghi di Regione. Il costo previsto per l'operazione è di circa 1500 miliardi. La copertura totale dovrà essere realizzata in tre anni.
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