«Si torna sui binari giusti»
«Si torna sui binari giusti» «Si torna sui binari giusti» Taormina: così la magistratura potrà uscire dal suo malessere ROMA. «La mia soddisfazione? Che la magistratura, al suo interno, trova la forza di rimettersi nei binari giusti. E che il malessere che attraversa la magistratura italiana, e quindi anche quella di Milano, può essere eliminato al di fuori di qualsiasi logica di interventismo politico». Sprizza soddisfazione, l'avvocato Carlo Taormina, nel giorno del trionfo sul pool di Milano. Si avvicina la scarcerazione del suo assistito, generale Giuseppe Cerciello. «Andrò a Brescia per chiedere la nullità degli atti, in primis l'ordinanza di custodia cautelare». Scusi, professor Taormina, il procedimento che riguarda Silvio Berlusconi finirà pure a Brescia? «Non è una conseguenza automatica, perché serve un'altra sentenza della Cassazione. Ma l'esito ò scontato. Il presidente del Consiglio è coindagato con il generale. E sarò io stesso, al momento opportuno, a sollevare la questione davanti alla Cassazione». E quando accadrà? «Non appena il giudice eserciterà l'azione penale. Ovvero al momento in cui si discuterà il rinvio a giudizio». Con quei magistrati di Milano Taormina ha un conto aperto. Lo hanno persino indagato per un cei'to colloquio che ebbe con un altro avvocato. E lui, a sua volta, gli ha testimoniato contro davanti gli ispettori ministeriali. Ha visto che hanno preso a polemizzare? «Guardi, io non vedo perché si dovrebbe discutere attorno a questa sentenza. E' una decisione tecnica, presa dalla Suprema Corte. Siamo nell'ambito delle regole formali. E se io mi rifaccio alle regole della procedura, nessun magistrato può dire nulla. Ma se mi permettete una punta di arroganza, ebbene, io quelle regole le conosco molto bene». Insomma, la Cassazione le ha dato ragione. «Sì. Avevo sostenuto che, per il fatto che le indagini erano state affidate a una parte della Guardia di Finanza nei confronti di loro colleghi, mancasse l'obiettività necessaria a svolgere attività di accertamenti. Che devono essere assolutamente imparziali, vi ricordo. E poi c'era il fatto che gli stessi finanzieri inquirenti avevano avuto la ventura di essere a loro volta inquisiti sulla base di dichiarazioni degli imprenditori». [fra. gri.l
Persone citate: Carlo Taormina, Giuseppe Cerciello, Silvio Berlusconi
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