«I poveri dimenticati»

«I poveri dimenticati» «I poveri dimenticati» La Caritas: Silvio, devi pensarci UN DOSSIER AL PREMIER LROMA A Caritas boccia la Finanziaria e chiede a Berlusconi modifiche che tutelino i più deboli. «E' inevitabile e doveroso - lo esortano i vertici della Caritas - che ogni progetto parta da chi rischia di essere messo fuori dal gioco e che di fronte ad ogni legge in cantiere ci si interroghi sulla ricaduta che essa avrà sulle classi più svantaggiate». L'analisi, che la Caritas traccia insieme alla Fondazione Zancan in un dossier, è allarmante. Sono quindici milioni in Italia le persone considerate in stato o a rischio di povertà e tra loro i bambini sono un milione, cioè un minore su sette; 516 mila, poi, le famiglie di anziani poveri con il problema della casa. Malessere che esplode al Sud, ma che non risparmia il Nord: la povertà tocca una famiglia su cinque nel Meridione e una su venti al Nord. «E il governo - attacca la Caritas - non può restare indifferente davanti alle conseguenze della legge sugli ultimi. Non sembri un attentato alle istituzioni, ma un tentativo di dare voce a quelli che non riescono mai ad averne». Dure le critiche per la promessa del milione di posti di lavoro che il governo non ha mantenuto. «Constatiamo - ha detto monsignor Giuseppe Pasini - che non solo non si vedono ma neppure vi è una pro¬ spettiva in tal senso». Anzi il futuro dell'occupazione potrebbe essere ancora più buio. Secondo lo studio condotto dalla Fondazione Zancan di Padova, presieduta da monsignor Giovanni Nervo, con l'attuale Finanziaria, se non verrà modificata, i giovani avranno ancora minori possibilità di trovare un lavoro. «I disincentivi alle pensioni di anzianità - ha spiegato Tiziano Vecchiato che ha condotto lo studio - blocche¬ ranno il turn over per cinque anni mentre il cumulo di redditi da pensione e da lavoro rischia di bloccarlo per almeno altri cinque. E tutto questo cancellerà due milioni di opportunità di lavoro per i giovani». Un altro effetto di questa Finanziaria, secondo Vecchiato, sarà lo scatenarsi «della caccia al pensionato che costerà alle aziende circa il 20 per cento in meno di un altro lavoratore per il quale si devo¬ no pagare normali contributi». Conseguenze pesanti anche dai tagli alla Sanità che per la Caritas rischiano di ripercuotersi soprattutto sulle fasce con reddito medio basso. Un quadro allarmante. Dati che rivelano, secondo la Caritas, l'intenzione dell'attuale maggioranza di affidare «anche la solidarietà alle leggi di mercato». E, alla vigilia della discussione della Finanziaria al Senato, la Caritas propone delle modifiche «per motivi etici» ma non solo. «Si deve registrare - ha osservato Pasini che l'aumento dei poveri ha pure un costo economico che dovrebbe far riflettere chi pone la crescita economica come principale valore orientativo». Tra le richieste dell'organizzazione umanitaria, «regole e incentivi per favorire l'occupazione, penalizzando le imprese che non reinvestano gli utili della ripresa economica in questa direzione, privilegiando soprattutto i giovani», [m. cor.] «In Italia sono 15 milioni le persone a rischio, rifletta chi pone la crescita economica come principale valore» Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

Persone citate: Berlusconi, Giovanni Nervo, Giuseppe Pasini, Pasini, Silvio Berlusconi, Tiziano Vecchiato, Vecchiato

Luoghi citati: Italia, Padova