Chiambretti non si pente di Simonetta Robiony

Trasmessa l'intervista al ragazzo pagato per piangere da Castagna Trasmessa l'intervista al ragazzo pagato per piangere da Castagna Chiambretti non si pente In onda il falso di «Stranamore» ROMA. Se n'è fregato il folletto Chiambretti della preghiera del lacrimatore di «Stranamore» pentito d'essersi pentito, dei dispiacimenti di Alberto Castagna offeso dall'accusa di fare un programma che si finge vero ma invece è finto, perfino dell'invito che la Fininvest ha rivolto alla Rai perché non mandasse in onda quella confessione ritenuta dannosa per l'immagine dell'azienda. Se n'è fregato, e tra una lezione del professor Gianni Mina e un'altra della venditrice Vanna Marchi, davanti a settecento sudenti inferociti che occupano la facoltà di Economia e Commercio di Napoli, ha infilato la faccia di Filippo Thiella, studente vicentino di ventiquattro anni, colpevole di esser andato a «Stranamore» a versar lacrime d'amore in cambio di qualche lira e di un viaggio alle Maldive tutto compreso. Cos'è, una dichiarazione di guerra che Chiambretti ha voluto fare, fin dalla prima puntata de «Il laureato», nei confronti della tv prodotta dalle reti del presidente Berlusconi? Chiambretti nega. «Io non ce l'ho con Berlusconi. Figuriamoci. Ma non è colpa mia se le università sono occupate contro la sua finanziaria, se gli studenti ridono quando lui denuncia l'esistenza di un complotto di "rema contro", se la sua faccia susc';.a più ilarità di quella di D'Alema o di quella di Buttiglione. Io non sono Teleka- bui. Ma se vado a Napoli, in una università occupata, non posso tirare di fioretto: devo giocare a pallone come fossi al San Paolo». Va bene, ammettiamo pure che non ce l'abbia con Berlusconi, confessi allora che ce l'ha con Castagna? «Per carità. Castagna è un teledivo di prima qualità. E "Stranamore" potrebbe perfino andarmi bene. A un patto però, che lui dicesse sinceramente che, per fare i dieci milioni che fa, ha bisogno di scrivere alcune delle sue storie d'amore. Non c'è niente di male. Potrebbe perfino proporre al pubblico di indovinare quali sono quelle autentiche e quali quelle inventate, in una sorta di gioco a premi. Sarebbe un'idea, no?». Castagna sostiene di essere at¬ taccato per invidia. «Invidia di che? Io non sto in una tv commerciale, mica voglio piacere a tutti. Io faccio satira di costume, lavoro sull'attualità, sto su Raitre, vado in onda di notte, cosa dovrei invidiare?». Ma lei non ha avuto pietà neanche del povero lacrimatore pentito che fino all'ultimo le ha chiesto di non mandare in onda la sua intervista. «Mah. Il giovanotto Thiella è già comparso in due o tre programmi della Fininvest. Ha fatto il suo bel numero a "Stranamore" dove l'hanno visto tutti, i suoi soldi li ha già guadagnati: chi l'avrebbe chiamato più per le sue comparsate? La carriera era finita. E poi io non gli ho estorto nessuna confessione. Ho sapulo la storia da amici di amici, lui ha accettato i di raccontarla nel mio programma, io l'ho usata per illustrare un cambiamento di costume e far capire che oggi uno studente che vuol guadagnare qualcosa può anche andare in tv a piangere a comando, invece di portare i cani a passeggio. Per un discorso sulla disoccupazione intellettuale odierna la sua vicenda m'è parsa perfetta». Sogghigna perfido Chiambretti, spalleggiato dal suo doppio Paolino Rossi. E lancia la sfida ad Alberto Castagna che però non raccoglie e tace. Neanche una parola a «Stranamore» sullo studente Filippo Thiella reo confesso d'aver pianto su ordinazione per un amore inesistente. E neanche una parola su Chiambretti che ha sbugiardato il meccanismo di «Stranamore» su Raitre. In compenso, per tener desta l'attenzione sul programma più visto di questa stagiono, prima che piombi in studio il molto amato Vittorio Sgarbi, ad Alberto Castagna arriva lo schiaffo annunciato dai giornali. Glie lo dà una ragazza offesa perchè il suo fidanzato ha raccontato in pubblico che lei voleva fare un film a luci rosse. «Va a far del bene!», si lamenta Castagna massaggiandosi la guancia. Ma con gli occhi ride. Che anche lo schiaffo sia una trovata da copione? Simonetta Robiony i AlpuPiTDEntegn«Fbrrichtrmnascmcocaststcbctucseccsdlig Alberto Castagna durante una puntata di Stranamore. Nel riquadro Piero Chiambretti

Luoghi citati: Maldive, Napoli, Roma, San Paolo