Aiuto, la casa si restringe di Stefano Bartezzaghi

Aiuto, la casa si restringe Indagine Istat: le nuove abitazioni italiane sono sempre più piccole Aiuto, la casa si restringe IL nonno la vedeva poeticamente: «Per piccina che tu sia...». Noi possiamo farne una questione teorica, o teologica, sulla famiglia e sulla crescita zero, oppure possiamo metterla sul pratico. In nessun caso ci stupiranno i nuovi dati forniti dall'Istat: riguardano le case che sono state costruite negli ultimi cinque anni, e ci dicono che si tratta di case più piccole di quelle di una volta. La media attuale è sui 92,3 metri quadrati, che a dire il vero non sembrano poi pochissimo. Scende ai 79,2 in Liguria, sale a 105,7 in Campania; ma evidentemente non c'è da sognare saloni, corridoi, stanze isolate e silenziose. La misurazione non riguarda l'altezza, però ce ne accorgiamo a occhio che gli appartamenti oltre che più piccoli sono anche più bassi, i mobili ci entrano ancora per poco, al prossimo trasloco andranno decapitati. All'Istat non saranno tanto ingenui da non avere idea di quanto costino, quei pochi metri quadrati. Sarebbe inutile costruire piazze d'anni, quando la realtà impedisce agli acquirenti qualsiasi aspirazione superiore ai bilocali. Forse la passione contemporanea per i sondaggi avrà già prodotto un pezzo di carta che riporta la percentuale delle coppie che non fanno figli perché non dispongono della «stanza in più», vera tragedia contemporanea. E ha quasi 10 anni il libro di Tama Janowitz, Schiavi di New York: racconta le vicende di conviventi che, pur non amandosi più, non riescono a separarsi perché non si possono permettere un'altra casa. Non c'era bisogno di statistiche, per sapere che è il mercato che ci sta imponendo il monolocale o il bilocale, e che il monolocale e il bilocale impone un'etolo¬ gia ridotta. Smettiamo di fumare, o di mangiare fritti, anche perché le cucine coincidono con i salotti e magari con le camere da letto. Nel frattempo fiorisce la letteratura memorialistica sulle buone famiglie borghesi dell'altro ieri: nostalgia dello spazio, dei lunghi corridoi bui, dei tendaggi pesanti, dei soffitti alti. Ma più che infinite postille al Gattopardo ci piacerebbero libri capaci di elencare le cose che una volta si facevano nelle case e adesso non si fanno più, perché non ci si sta ed è anche scappata la voglia. Come lamentarsi delle scarse vendite dei libri, quando in casa i libri non si saprebbe dove metterli? Il televisore prevale per molti motivi, ma fra questi c'è sicuramente anche la volumetria discreta. Sono dubbi fra i più sciocchi. Ma l'abitazione, si sa, è innanzitutto un'abitudine: e ormai mangiare e dormire pare anche troppo. A un canone tanto equo, non si può chiedere di più. Stefano Bartezzaghi

Persone citate: Tama Janowitz

Luoghi citati: Campania, Liguria, New York