Da Quadrone a Maggi vedute umanissime

PITTURA DELL'800 PITTURA DELL'800 Da Quadrone a Maggi vedute umanissime PER chi ama la pittura, com'è rassicurante questo «fior da fiore» che Palbert ha raccolto nella sua galleria a misura d'uomo (corso Vittorio 28; orario 9-12 e 14,3019; dom 9-12; fino al 26 novembre). E a misura d'uomo sono i dipinti, testimoni di un tempo e di una civiltà così differenti dai nostri stralunati, e dimentichi che proprio dal senso estetico nasce la prima impostazione di un giusto rapporto con la natura. Ammiriamo innanzitutto le tavolette di Giambattista Quadrone, due piccoli paesaggi di Sardegna, due capolavori assoluti. Ci piace anche la piccola Val Soana, con la chiesa vista dall'alto, di Giulio Boetto, e quel «Pian della Mussa» di Angelo Garino costellato di mucche e vitelli umanissimi. Nelle prime sale splendono i frutti di Gaspare Battami. Una bella tela veneziana di Giacomo Grosso. Vivacissimo lo «Studio della pittrice» di Carlo Pittara e la «Vecchina e i suoi risparmi» di Arturo Faldi, qui riprodotta. La stessa piacevolezza aneddotica, sovraccarica di gustosi particolari, è nel dipinto di Antonio Corrado che rappresenta un tipo assai curioso intento alla lettura; mentre ariosità e libertà di tocco convincono nella tavola di Pier Celestino Guardi, S^S REGIONE □_□ Assessorato Pal che coglie un angolo con fontana presso il santuario del Sacro Monte di Varallo. Magnifico il paesaggio di Cesare Maggi («Altopiano con gregge»), con uno stupendo accostamento di celeste (dei monti) con tenue verde cobalto (del cielo): un momento di pittura magistrale. Altrettanto entusiasmante il grande paesaggio «canavese» di Giuseppe Camino, di intenso romanticismo. Tra molte altre opere, si scopre ancora il volto furbesco del conte Archinto, capolavoro di Pelagio Pelagi, che da solo merita la visita. [b. z.] IEMONTE la Cultura

Luoghi citati: Sardegna, Varallo