L'ORCO BAVAIO L'OCA BOVARIO IL VOCABOLARIO PER I PICCOLI di Stefano Bartezzaghi

LA POSTA IN GIOCO LA POSTA IN GIOCO L'ORCO BAVAIO, L'OCA BOVARIO IL VOCABOLARIO PER I PICCOLI plementare all'inferno. LA SOGLIA VARCATA. Vorrei scusarmi per tali comunicazioni, talmente cifrate. Ma non sottovaluterei il non detto, nei giochi di parole. E' uscito un Dizionario dei gesti italiani, compilato da Bruno Munari (AdnKronos libri). In copertina c'è una foto dell'autore, con l'indice della mano destra davanti al naso, a chiedere silenzio. Io taccio (voce del verbo «tacere», e non «tacciare»), ma temo che l'esempio di Munari non sia molto seguito; temo che il motto di Wittgenstein sia stato rovesciato. «Di ciò di cui non si può parlare, è meglio parlare lo stesso». Se non fosse così, sarebbe impossibile che i giornali scrivano frasi come le seguenti: «Wojtyla batte O.J. Simpson» e «Wojtyla è un tipo tosto». Invece le hanno scritte. JOLE, NIOBE... Di questi tempi parliamo spesso di nomi e cognomi. «Fare nomi e cognomi» significa uscire dal segreto. C'è chi non vuole neppure fare il proprio nome e cognome, e allora se ne fabbrica di nuovi: lo pseudonimo è una forma di segreto. All'inizio di novembre è morta, all'età di 84 anni, una bravissima attrice triestina. Si chiamava Jole Silvani e Niobe Quaioti. Qual era il nome vero? Quale lo pseudonimo? ... E LE ALTRE. Il caso di Jole Silvani (pseudonimo di Niobe Quaioti) mi sembra una conferma ulteriore di quanto sostenuto da Edoardo Sanguineti nella prefazione di un libro di Emidio De Felice, Nomi e cultura (Marsilio): che il nome proprio non è affatto fuori dalla storia. Oggi, ossia nel presente momento storico, i padri e le madri non chiamano le fighe Niobe né Jole, bensì Luana, Samantha, Jessica, Ylenia, Deborah. Quando questa generazione sarà pronta per la ribalta, chi sarà a doversi scegliere uno pseudonimo? Saranno le Samantha e le Deborah che vorranno chiamarsi Marta e Rosa, o - al contrario - le Luisa e Carmela che vorranno chiamarsi Deborah e Jessica? E quando tornerà la volta di Niobe, o quella di Jole? ALTRI PSEUDONIMI. Fra le categorie professionali.che usano lo pseudonimo ci sono, e da sempre, gli enigmisti, l'abbiamo visto anche con la crittografia mnemonica di oggi. Poi i vignettisti, i radioamatori, i partigiani. Chi altro? Non fate gli spiritosi. Quelli dei papi non sono pseudonimi. NOMI E PAESI. Per il gioco dei cognomi che sono anagrammi di paesi, Carlo Barbero (Torino) ci parla di Benedetto Croce a Becco, Goffredo Parise in Persia; André Breton a Bronte; Carlo Bo sul fiume Ob. Ma quest'ultimo sarà anche sul Rio Bo; e, a Bronte, André Breton incontrerà le sorelle Bronte. Le quali sorelle sono responsabili di un caso assai raro di pseudonimi paralleli: Charlotte, Emily e Anne Bronte sono infatti le autrici del libro: Qualche voce: PARGOLETTO: progettalo, PANNOLINO: l'ipo-nonna, ASILO: Isola, ALTALENA: al Natale, BURATTINO: ruba-notti, l'ANATROCCOLO: torna allocco. L'ultimo me lo spiego immaginando una favola in cui il brutto anatroccolo piange e piange finché una fata spazientita non lo trasforma in un allocco. Ma questa è una mia interpolazione. Sempre della signora Tocalli, un epigramma anagrammatico su una scrittrice italiana e un suo libro di qualche anno fa: ASSUNTA ROMANA «L'ESTATE VOLA FRA LUNE» ma SUSANNA TAMARO ha LA TESTA FRA LE NUVOLE, e non se n'accorge. Scrivete a: Stefano B art e zzaghi, «La posta in gioco», La Stampa - Tuttolibri, via Marenco 32, 10126 Torino. Le poesie di Currer, Ellis eActon Bell. Potete notare che le iniziali dei tre pseudonimi coincidono con le iniziali dei loro nomi originali. FINE ESTATE. Di bravi anagrammisti ne conosco. Di anagrammisti tanto fini come la signora Ginetta Tocalli (Orbassano, TO) ne conosco meno, molti meno. Da settembre ho in cartella una sua lettera che esordisce con l'anagramma «fine estate: estinte afe» e si chiude con «studiati in stil» (ovvero, «distinti saluti»). Mi propone L'Orco Bavaio, che è un'edizione per i più piccini del L'oca-bovario. Stefano Bartezzaghi

Luoghi citati: Bronte, Orbassano, Persia, Torino