Prossimamente di Mirella Appiotti

Prossimamente Prossimamente MAN NI EDITORE CI 11 LO AIUTA A USCIRE DALLA PUGLIA? j EMBRA un apologo. A Lect ' ce: per quadrare il bilancio % e mantenere i figli l'anno gli il insegnanti, lei, Anna Grazia *J 1 d'Oria in un istituto magistrale, lui Piero Marmi in un carcere minorile: per passione e anche per vocazione fanno gli editori, 11 anni fa hanno cominciato con una rivista di letteratura, L'immaginazione con molto spazio per la poesia; da nove anni pubblicano libri con la collaborazione tra gli altri di Romano Luperini per la «La scrittura e la storia»; mentre il più recente titolo di «Pretesti» sono gli Scritti dal margine letto oggi come il testamento spirituale di Volponi; e Maria Corti dirige «Selenite» una piccola collana preziosa di inediti, da Cardarelli a Saba a Flaiano a de Marchi a Comisso, attinti, come solo lei può e sa fare, dal suo Fondo Manoscritti di Pavia. Sino a ieri. Perché la casa editrice, molto vicina ai nomi storici del Gruppo '63 (di Alfredo Giuliani ha presentato l'altro giorno a Roma Ebbrezza di placamenti, poesie su, udite udite, pagine da tagliare, il grande vecchio rito del leggere) e ai nomi nuovi del Gruppo '93, è rimasta senza distribuzione nazionale, i libri sono diventati «invisibili» e perciò «da alcuni mesi non osiamo.più chieder nulla ai nostri collaboratori e autori». Che cosa è successo? «Che nessun distributore ci vuole, i nostri 10-12 titoli l'anno basterebbero a noi se potessimo vendere le nostre 1000 copie di ciascuno, non speriamo né forse voghamo allargarci, ma non sono bastate alla MirElibri che un anno fa ci ha mollati, e non attirano l'interesse di distributori doc, PDE e Messaggerie». E pensare che in lista d'attesa, pronti a mandare le loro ultime opere, ci sono nientemeno che Fortini, Consolo, Zanzotto. E' una vergogna, come dice giustamente Grazia Cherchi. E che suscita una domanda tremenda: se i Manni invece che a Lecce lavorassero non diciamo a Milano, ma a Crema o a San Gimignano, la loro situazione sarebbe la stessa? Il problema va al di là della piccola casa pugliese, è il solito problema di fondo del nostro Paese, quello che ci sta procurando tanti guai. I Sansossi prò alluvionati Il «senso dei Dutto per l'immagine» (potrebbero insegnare molto ai Manni qualora i Manni volessero, ma certo non vogliono). Cioè la velocità, oltre che la bravura, dell' Araba Fenice, la minuscola editrice di Cuneo nata 3 anni fa e impegnata nella titanica impresa di ristampare tutta e aggiornata la Storia della civiltà di Will Durant e contemporanemante l'opera di Augusto Monti. Dopo I Sansossi accolti nel '93 con un successo straordinario, e la Storia del partito d'azione, stanno per uscire con l'ultimo libro del «professore del d'Azeglio», quella Val d'Armirolo ultimo amore, riflessione dolente e appassionata sulla vita e la morte scovata tra «que' miei vecchi appunti» dalla figlia Luisotta Sturarli e presentata una prima volta da Mursia nel '66. Ma non basta: prima di Natale I Sansossi saranno riproposti in un'edizione speciale il cui ricavato andrà agli alluvionati. Perché «Una volta da Torino a Monastero Bormida (il paese natale di Monti ndr) terricciuola fra Langhe e Basso Monferrato - andarci era un'impresa, un'impresa disperata...». E' l'incipit di Monti. Era così, tragicamente, anche nei giorni scorsi. Una Smemoranda alla Tamaro Smemoranda ' 95 sorella d'Italia. L'agenda di Gino & Michele più amata, da 17 anni, da giovani e non giovani italiani ha quest'almo come tema, tamaresco (si gioca in casa), «Con il cuore e con la mente». Tra poco usciranno anche due calendari, entrambi su Fellini: tutti i disegni di Milo Manara dedicati al grande regista, e l'albo delle attrici di Fellini. Però è sbagliato dire «su» Fellini, è la prima volta forse che si fa davvero qualcosa «per» Fellini. Mirella Appiotti